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Torre Scibini - Portopalo di Capo Passero
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::Torre Scibini a Pachino » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Torre Scibini - Portopalo di Capo Passero

Torre Scibini - Portopalo di Capo Passero




L'antica struttura feudale del territorio di Pachino è documentata dalla "Torre Scibini", d'epoca altomedievale, su cui campeggia lo stemma della famiglia Xiurtino.
La torre venne fatta costruire, infatti, nel 1493 dal conte Antonio de Xurtino con il permesso di Ferdinando II re di Sicilia, di Castiglia e d'Aragona e di sua moglie Isabella.
In quel periodo il territorio, lontano dai centri abitati, oltre ad essere devastato dai pirati Saraceni della vicina Malta e dell'Africa Settentrionale, subiva il grave fenomeno del brigantaggio. A risentire di questo non erano soltanto gli abitanti dei villaggi, ma anche i proprietari terrieri.
Purtroppo il governo centrale era troppo lontano e gli aiuti arrivavano troppo tardi, per questo si decise di costruire un sistema di torri difensive lungo tutta la costa siciliana e una di queste fu la "Torre Scibini".
Dopo la cacciata degli Arabi dalla Sicilia, i Normanni attribuirono il territorio al nobile Orlando Landolina. Nel 1300 passò al nobile siciliano Manfredi Alagona, appartenente ad una delle famiglie più in vista dell'isola.
Nel 1391 il feudo passò ad un nuovo proprietario, forse di origine gallica, Gagliardetto de Mont Cloup, per diventare poi una baronia nel 1395. Primo barone di Scibini fu il netino Mainitto Xurtino o Sortino, che ne ricevette l'investitura ufficiale il 28 dicembre 1396.
Un discendente di quest'ultimo Antonino Xurtino, nell'anno 1493 fece ricostruire la Torre Scibini. In quel periodo infatti i pochi coloni presenti erano spesso vittime delle scorrerie di pirati saraceni, provenienti dalla vicina Malta o dall'Africa settentrionale, per cui per porre rimedio alle sventure ed al latrocinio ed ammonire gli scellerati ed essergli sottomessi, il conte Antonio de Xurtino da Palazzolo Acreide, barone dei feudi di Scibini e Bimmisca,compagno di corte e signore del territorio di Pachino, fece ricostruire a sue spese un vecchio presidio abbandonato con la torre al centro.
IL PIANO TERRA
Il piano terra era usato come magazzino per i generi alimentari, le armi e gli attrezzi.
Non era accessibile dall' esterno ma vi si scendeva dal piano superiore attraverso una botola.
IL PIANO SUPERIORE
Il piano superiore era l'alloggio del guardiano della torre e dei soldati
era accessibile dall' esterno solo con una scala in legno che veniva tolta in caso di attacco le sentinelle stavano di guardia sul tetto della torre, dove si accendevano i fuochi di egnalazione.
IL SOFFITTO
Il soffitto era costruito a "volta" a crociera. Oggi non rimane niente del soffitto, solo un pilastro dei quattro che lo sostenevano e un piccolo frammento della volta.
EDIFICI ESTERNI
All'esterno c'erano le stalle per i cavalli e forse dei dormitori per i soldati.
C' era poi un muro di pietre che recintava tutta l'area della torre.
L'ISCRIZIONE ESTERNA
Sul prospetto principale il barone fece scrivere un bando per assumere giovani del luogo come guardie della torre.



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