Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Palazzo Judica-Palazzolo Acreide
Il palazzo Judica è ubicato al numero civico 10 del Corso Vittorio Emanuele che è fiancheggiato per tutta la sua lunghezza, fino a Piazza del Popolo, da palazzi sette-ottocenteschi successivi alla ricostruzione, inframmezzati da qualche esempio di Liberty. Di proprietà dell' omonima famiglia , una delle più ricche e in vista di Palazzolo Acreide fino a circa il 1930, il palazzo è il più elegante, importante ed imponente edificio nobiliare di Palazzolo Acreide. Edificato per volere del barone Gabriele Judica alla fine del XVIII sec., straordinario intellettuale che si ridusse sul lastrico per condurre gli scavi nell'area archeologica di Akrai.
Questo palazzo è sicuramente il primo esempio di costruzione civile palazzolese che si rispecchia di più ogni altro nel pieno stile tardobarocco settecentesco per la sua bellezza; i mensoloni ed altre decorazioni sono ispirati a gusti neoclassici. La facciata di questo palazzo presenta addirittura tre corpi verticali separati da essi da grandi pilastroni con capitello merlato con ghirlande in bassorilievo (quelli laterali sono più piccoli, mentre quello centrale ovviamente è più grande), mentre orizzontalmente ne presenta sempre tre. Al centro della facciata troviamo l'elegante e maestoso portale arcuato con arco a tutto sesto, presentante pregevoli bassorilievi di tipo geometrico - floreale che lo adornano, inquadrato da imponenti pilastri recanti capitelli corinzi, il tutto sovrastato da un bel balcone con ottimi mensoloni a sezione a spirale decorati con merlature che lo sorreggono. Oltre alle belle inferriate in ferro battuto che lo racchiudono è doveroso ammirare dei pinnacoli decorativi posti a fianco all'apertura rettangolare sormontata da un bel cornicione con fantasiose decorazioni adornato da un timpano semicircolare a base aperta abbellito da un conchiglione. a fianco al portale vi era una serie di aperture rettangolari anch'esse decorate con motivi barocchi (anche se molte di esse sono state deturpate e delle originarie se ne salva solo una), sopra cui vi sono dei balconcini incassati nella parete di forma semiarcuata chiusi da una piccola inferriata (di cui posti negli estremi corpi della facciata sono caratterizzati da una bella decorazione in bassorilievo che forma un corpo che va ad unirsi ai sovrastanti balconi).Sopra di essi vi sono i balconi laterali del palazzo caratterizzati da una forma convessa (i due adiacenti al balcone centrale ad apertura unica) e rettangolare (i due posti nei corpi esterni che sono a doppia apertura). Essi sono caratterizzati da mensoloni elegantemente decorati con la tecnica del bassorilievo che li sorreggono, da aperture rettangolari e e da bellissimi timpani a semicerchio decorati con pregevoli bassorilievi che li incorniciano. A coronamento della facciata vi sono ben cinque pinnacoli sferici in pietra iblea di cui quello centrale posto su un elegante frontone barocco che è l'ideale continuazione delle decorazioni del balcone centrale. L'interno del Palazzo è caratterizzato da un grande cortile su cui si affaccia l'elegante loggiato della residenza della famiglia Iudica formato da varie aperture eleganti, All'interno del palazzo vi sono ariose stanze con elegantissime decorazioni con stucchi e affreschi, nonchè una vasta presenza di mobili d'epoca. Il palazzo appartiene tuttora agli eredi della famiglia Iudica ma viene impiegato per organizzare rassegne ed eventi culturali.Si racconta che all’interno del palazzo, prima che lo stesso venisse smembrato e venduto in multiproprietà, esistessero trecentosessantacinque aperture, pari ai giorni di un anno solare.