Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Convento dei Cappuccini-Chiesa S.Maria della Bagna
Il primo Convento dei Cappuccini in Sicilia risale al 1533 e si registra proprio a Castronovo di Sicilia. L'antico Convento dedicato a S. Nicola di Bari sorgeva in aperta campagna, a tre miglia di distanza dalla Città in un luogo inclemente per la salute dei frati, tanto da indurli nel 1609 ad abbandonare la struttura religiosa. Il nuovo Convento fu costruito nel 1610 in seguito alla donazione di un benefattore (Don Girolamo Bottoneri Barone di Gelfamuto); si trattava di un pezzo di terra del feudo di Gelfamuto, dove esisteva una piccola Chiesa dedicata alla Madonna della Bagnara nel quartiere chiamato Rakal-biat poco distante dalla Città. Il Convento è stato dedicato a San Nicola di Bari (per ricordo del primo Convento), mentre la Chiesa è stata dedicata alla Madonna della Bagnara.Il complesso religioso è stato forgia di tanti frati che con le loro opera santificali hanno dato lustro al convento come San Bernardo da Corleone che qui operò verso la metà del 1600. Verso la metà del 1700 fu meta del Servo di Dio Padre Gioacchino La Lumia di Canicattì che qui compì gli studi. Il Convento con la soppressione degli ordini religiosi del 1868 è stato chiuso e abbandonato a se stesso. Nel 1932 il Convento è stato restaurato e reso agibile grazie all'interessamento e all'opera di Fra Vitale Lino da Castronovo di Sicilia (13/09/1868-13/02/1960), un umile Frate cappucino benvoluto ed amato da tutti per la sua bontà ed amore verso il, prossimo, morto in odor di santità in una cappella attigua al convento; la sua salma è ivi custodita in un mausoleo realizzato in marmo giallo di Castronovo.
Oggi il convento grazie all’apera intelligente e fattiva di padre Federico, attuale guardiano, è stato trasformato in Oasi Francescana. La struttura ospita periodicamente gruppi di preghiera di varie parti della Sicilia. Il complesso religioso è dotato di un parco giochi per bambini e di uno spazio utilizzato per manifestazioni teatrali. La Chiesa attigua dedicata alla Madre Celeste “S. Maria la Bagnara”, è ad un’unica navata con abside retta, senza transetto e presenta un impianto planimetrico longitudinale. L'interno manifesta avanzi di decorazioni cromatiche nelle scanalature delle lesene, nei capitelli e nei fregi della cornici. La volta a botte lunettata, mostra i segni degli affreschi nei medaglioni centrali.
Tra le opere d’arte vano ricordate un tabernacolo di secolo XVII in legno con una grandiosa croce attribuita a Frate Agostino Li Volsi (Trapani 1624 -Palermo 1690), e a Fra Vincenzo Coppola da Trapani (Trapani 1626 -Palermo 1684); il tabernacolo è a tre piani, riccamente decorati da intarsi, intagli con volute e motivi floreali e colonnine ritortili; una statua della Madonna della Bagnara di autore ignoto che secondo il Traina risale al 1117, il cui culto venne portato dai conquistatori normanni; una “vara” processionale dell’Assunta realizzata da Michele Pace e Vito Butera, entrambi artigiani castronovesi; un dipinto, raffigurante S. Rosalia, attribuito a Fra Fedele da San Biagio Platani; ed ancora altre tele realizzate da artisti locali. Nel suo complesso il Convento comprende l'Oasi Fra Vitale realizzato dall'ingegno di Padre Federico Bonanno; l'Oasi è punto di riferimento per quanto riguarda l'accoglienza e l'ospitalità per quanti desiderano ritemprare le energie fisiche e spirituali.