Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa S.Caterina di Alessandria-Castronovo
Con dispaccio Vice-regio del 23 agosto 1523, un secolo dopo la consacrazione della Chiesa Madre, sul luogo ove prima c’era una chiesetta dedicata a S. Stefano Protomartire, venne edificata la chiesa dedicata a S. Caterina d’Alessandria, che per le sue decorazioni e la sua architettura corinzio-romanica, si pone fra le più belle chiese di Castronovo. Più che con la sua denominazione vera, però, i castronovesi la conoscono come "Chiesa della Badia", a motivo della presenza, fino alla fine dell’800, di un monastero di monache benedettine e relativa Madre Badessa.Nello stesso Convento vivevano, oltre alle monache di Santa Caterina, anche le suore di S. Antonio Abate e quelle del monastero di S. Agata. Le suore seguivano le regole monastiche di San Benedetto. Dell’antico monastero oggi rimane ben poco. Il reperto più importante, conservato in perfetto stato è il grandioso e pregevole gradone del coro o “cantoria”, con parete in legno traforato e balaustra intagliata, opera di maestranze siciliane, e al centro del quale spicca lo stemma cittadino dipinto su tavola. La chiesa è ad unica navata (26 X 12,65 mt.)con abside semicircolare a catino con volta a botte. La stessa è arricchita da varie lapidi che ricordano fatti storici e persone care scomparse.La semplicità dell’attuale prospetto contrasta con la ricchezza cromatica dell’interno ove spiccano gli stucchi policromi settecenteschi del castronovese Antonio Messina. L’altare maggiore è stato realizzato da ignoto nel 700 con tarsie di marmi policromi, mentre il pavimento è in granito. Nel secolo XIX fu restaurata dallo stuccatore Calogero Sesta. Le tante opere d’arte presenti, fanno di questa chiesa un vero gioiello, una bomboniera da vedere e da apprezzare. All’interno, infatti, sono da ammirare i pregevoli altari in marmo e agata, un ciborio ricavato da un monolito d’agata,la statua della Madonna dei Miracoli del sec. XVIII (proveniente dalla Chiesa dei Miracoli sul Colle San Vitale), quattro tele dipinte ad olio attribuite a Fra Fedele da San Biagio (AG), raffiguranti lo sposalizio di Santa Caterina d'Alessandria, la Madonna che tiene sulle proprie ginocchia il Cristo morto, San Benedetto e S. Antonio Abate. L’opera d’arte più antica custodita nella chiesa è una statua in legno dipinto e dorato raffigurante l’Immacolata, datata 1698, opera degli artisti Francesco Ryna e Vincenzo Di Giovanni. Da ricordare anche un confessionale degli inizi del XVIII secolo opera di autore ignoto. Attualmente vi si celebra la Messa nelle domeniche e nelle feste di precetto.