Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Museo Civico - Marsala
Era precedentemente allocato negli ex ambienti dell'Ospedale San Biagio in via dell'Ospedale a oggi Cammareri Sebastiano Scurti. Tale edificio che fu distrutto durante il bombardamento dell 11 Maggio del 1943 fu poi trasferito nei locali del monastero di San Pietro.
Il Complesso Monumentale San Pietro, oggi centro culturale polivalente della città di Marsala, fu fondato dalla nobildonna Adeodata nel 595 d.C. ed ampliato a partire dal 1418. Si tratta di una struttura che occupa una vasta area proprio al centro della città, che si dispone attorno ad un ampio cortile dominato da una imponente torre a due ordini di logge con la cuspide rivestita di maioliche verdi, come peraltro in diverse altre torri della città, che di notte, grazie alle sue luci, svetta e risalta in tutta la sua bellezza.
Il centro ristrutturato è stato inaugurato l'11 maggio 1998, e non contiene solo il Museo Civico, articolato nelle tre sezioni archeologica, risorgimentale-garibaldina e delle tradizioni popolari, ma ospita in modo decoroso e funzionale la Biblioteca Comunale "Salvatore Struppa", che custodisce oltre 22 mila preziosi volumi, ed è anche sede del Centro Internazionale di Studi Fenici, Punici e Romani e il Centro Internazionale di Studi Risorgimentali.
Dispone anche di spazi di aggregazione, di una moderna ed efficiente sala conferenze, nonché di una sala multimediale e di una sala lettura. Nell'ampio cortile centrale, durante il periodo estivo, si tengono spettacoli cinematografici, teatrali e musicali.
Sezione Archeolica:
La sezione archeologica del Museo Civico è collocata in tre suggestivi ambienti a piano terra e vi è esposta gran parte della collezione di Salvatore Struppa, donata alla città alla fine dell'800 dal primo bibliotecario di Marsala, consistente in reperti provenienti dalle aree urbane e dalla necropoli dell'antica Lilibeo in un ambito cronologico che va dal VI a.C. al III d.C. .
Tra i reperti c'è ceramica locale, da fuoco, vasi a vernice nera, reperti metallici, terracotte figurate in pietra, edicole funerarie, resti di intonaco dipinto e cornici di stucco e capitelli.
Sezione Risorgimentale Garibaldina "G. Giustolisi":
La sezione risorgimentale-garibaldina del Museo Civico è un'esposizione permanente di cimeli, manufatti, documenti originali e di un ricco archivio fotografico costituita dalla raccolta di Giustolisi del 1937, in onore di re Vittorio Emanuele III,risalenti al periodo risorgimentale e occupa due ampi locali al primo piano dell'ex monastero benedettino e illustra le tappe fondamentali della storia garibaldina e dell'unificazione d'Italia mettendo in luce il contributo fornito dai cittadini marsalesi.
Nella prima sala sono quattro le sezioni principali riferite tutte, per una più facile comprensione, a periodi precisi: il 1848, anno della cosiddetta "Primavera dei Popoli"; il 1859, la II Guerra d'indipendenza vista come l'alba dell'Italia; il 1860, anno della rivoluzione siciliana e della spedizione dei Mille; e 1862, relativa al ritorno di Garibaldi e la sua famosa esclamazione "O Roma o morte".
La seconda sala è interamente dedicata al mito di Giuseppe Garibaldi e al ricordo dei Mille garibaldini; qui si trovano ritratti, quadri, foto e stampe d'epoca che raffigurano i volti degli uomini e dei ragazzi che sposando lo spirito del Risorgimento diedero un contributo fondamentale al processo di unificazione nazionale. Nel Museo sono esposte armi e divise dei garibaldini, tra cui l'uniforme del grande patriota, garibaldino e politico marsalese Abele Damiani, i costumi siciliani dell'epoca, la famosa poltrona su cui Garibaldi riposò a Marsala il 19 luglio 1862 e un incartamento della rivolta del 7 Aprile 1860. Vi troviamo anche un busto in gesso di Eliodoro Lombardi, un busto in bronzo di Salvatore Amodeo e un busto in marmo di Garibaldi.
Sezione delle tradizioni popolari
Questa sezione è dedicata alla processione del giovedì santo, sono presenti le maschere di Cristo e i costumi dei personaggi più significativi.
La sezione ospita anche il Museo dei pupi siciliani: una preziosa rassegna dell'opera dei pupi, radicata nella cultura popolare verso la seconda metà dell'800 e la prima metà del '900.
La sezione etno-antropologica che nasce nel 2008,è dedicata alla Compagnia del teatro dell'Opera dei Pupi Siciliani "Achille Taormina". Sono raccolti in tre sale-scenari: cappelli, sipari, e un teatrino di scuola palermitana, eroi ed eroine del ciclo carolingio (Orlando, Rinaldo, Carlo Magno, Angelica e Bradamante). La rassegna fa parte della collezione privata di Angelo Sicilia.