Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Complesso monumentale di San Pietro-Marsala
Il complesso, a pianta quadrata, occupa una vasta area inserita nel tessuto storico della città e prospetta sulle vie XI Maggio, d'Anna e Ludovico Anselmi Correale.
Oggi rappresenta il polmone culturale della città e sorge sul cinquecentesco Monastero delle suore Benedettine, fondato dalla nobildonna S. Adeodata nel 595 d.C., anno in cui ottenne da papa Gregorio Magno l'autorizzazione a trasformare la propria casa (odierna zona della Villa del Rosario) in un monastero dedicato a San Pietro e ai martiri Lorenzo, Ermete, Pancrazio, Sebastiano e Agnese.
Nel 1418, allorquando i Domenicani cedono alle Benedettine i locali del loro convento, queste lasciano il Monastero di Adeodata dove alloggiavano e si trasferiscono nell'ex convento dei Domenicani, ampliando la struttura dell'edificio e aggiungendo la chiesa dedicata a San Pietro con la costruzione della parte prospiciente la via XI Maggio. I nuclei principali e primigeni di tale proprietà verosimilmente sono costituiti dai due portali con archi acuti a lunghi cunei, da una torre e certamente dalla chiesa, che verrà abbellita nei secoli successivi.
Del '500 è il grande corpo centrale voltato a padiglione; settecenteschi sono l'ampliamento intorno alla grande corte con il loggiato superiore ad archi impostati su pilastri, nonché la torre belvedere con le sue elevazioni a logge e con la copertura a cuspide molto simile alla copertura della Porta Nuova di Palermo. Sicuramente tale copertura viene realizzata in concomitanza con la costruzione di Piazza Loggia, dopo la metà del XVII secolo, per dar modo anche alle suore di clausura di avere uno sguardo sul mondo dall'alto, come accadeva nei monasteri palermitani nel '700.
Di particolare bellezza è la specola cuspidata a torre quadrata, molto suggestiva anche dopo il tramonto, grazie a un sistema di illuminazione che la rende ben visibile da diversi angoli del centro storico.
L'ingresso da via Correale, immette in un'ampia e luminosa Corte centrale, sede di numerosi spettacoli estivi sia teatrali e culturali che cinematografici. Il complesso ospita oggi, in quelle che furono le celle, i refettori e gli altri ambienti di supporto, la biblioteca comunale ed il Museo Civico di Marsala,articolato in tre sezioni: risorgimentale-garibaldina, archeologica e delle tradizioni popolari.
Troviamo anche una modernissima sala conferenze ed alcune strutture al piano terra per il tempo libero:fonoteca, videoteca, ludoteca e cafeteria, zona di ristoro ricavata dalle antiche cucine del Convento. La copertura della parte est, costituita da due corpi vicini tronco-piramidali, si impone per la sua eleganza sul magnifico sfondo del cuore della città, rappresentando l'elemento dominante del complesso.
La chiesa è a pianta basilicale a navata unica; sul fondo si apre un'abside quadrata, separata dal resto della chiesa da un grande arco trionfale, e coperta da una cupola semisferica impreziosita di ornamenti ed affreschi. Degni di rilievo sono i dipinti che rappresentano alcune suore benedettine e riproducono finte architetture; un'acquasantiera in marmo databile alla seconda metà del XVI secolo e riconducibile alla scuola tardo-gaginesca; due pregevoli candelabri in legno dorato del XVIII secolo ed un prezioso paliotto d'altare del XIX secolo, ricamato a mano con fili d'oro dalle suore del monastero. Recentemente tutto il complesso è stato oggetto di restauro e ristrutturazione.