Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di Maria SS. Addolorata
La Chiesa dell'Addolorata a Marsala fu edificata per volontà popolare dopo l'avvenimento di un fatto considerato miracoloso. La notte del 14 luglio 1691, durante una violenta tempesta, un giovane cavaliere si rifugiò sotto la Porta di Mare (oggi Porta Garibaldi), come tanti altri concittadini, per raccomandarsi alla statua della Vergine Maria che si trovava in una nicchia sotto la volta dell'arco. Appena il ragazzo scese da cavallo, un terribile fulmine giunse sino a terra, cominciò a diffondere tutta la sua carica elettrica e finì con lo spegnarsi proprio nel cavallo, uccidendolo, senza che nessuno dei presenti subisse il minimo danno. Questo è il miracolo tramandato dalla leggenda compiuto dalla SS. Vergine. Tutto il popolo, allora, riconoscente, volle ringraziarla edificando la chiesa della Madonna del tuono per custodirvi proprio quella statua della Madonna.
La chiesa in origine aveva l'ingresso proprio sotto l'arco di Porta di Mare e una pianta allungata e irregolare. Nel 1750 la Congregazione dei servi di Maria SS. Addolorata ottenne dal Consiglio della città il permesso di trasferirsi nella Chiesa della Madonna del tuono o del fulmine, come veniva indifferentemente chiamata. Nel 1790 iniziarono poi i lavori di ricostruzione della chiesa, che da allora prese il nome dalla Congregazione, l'ingresso venne spostato nell'attigua piazzetta e la pianta divenne circolare.
Sopra il portale d'ingresso di gusto neoclassico spicca l'effige di un cuore trafitto, simbolo dell'Addolorata. L'interno è di forma poligonale ed è chiuso da una alta cupola decorata a cassettoni che poggia direttamente sulle pareti circolari della pianta.
Nell'abside semicircolare troviamo una delle più suggestive e significative immagini di Maria Addolorata, recentemente riportata ai suoi colori originari. E' una statua realizzata con legno di cipresso da un ignoto militare presente in città al seguito degli spagnoli tra il 1786 e il 1790, e completata poi dal sacerdote Donato con il manto e la tunica in cartapesta, come era usanza delle signore del tempo. Particolarmente suggestivo è il volto che, durante la realizzazione della statua, una mattina sembra essere stato trovato completo nei tratti. Sotto l'altare che ospita la Madonna giace il Cristo Morto, opera del 1934 dell'artista Carmelo Bruno.
Dal 15 settembre 1997 la chiesa è stata elevata a Santuario Mariano Diocesiano. Oggi è luogo giubilare per acquistare l'indulgenza plenaria. Il venerdì santo la statua dell'Addolorata, insieme a quella del Cristo morto, viene portata in partecipata e commovente processione per le strade della città seguita da migliaia di fedeli: uno degli appuntamenti più sentiti della settimana santa marsalese.