Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Museo Archeologico Ibleo - Ragusa
Via Natalelli
Il Museo Archeologico Ibleo presente a Ragusa è stato istituito intorno agli anni '50 del secolo scorso nella zona di espansione della città e rappresenta in ordine cronologico l'archeologia e la storia di tutta la provincia di Ragusa dal neolitico fino alla tarda antichità. La sede museale si trova al primo piano del Palazzo Mediterraneo dove ebbe sede tra il 1955 e il 1960 l'Antiquarium, che fu il primo nucleo del museo. Alla fine degli anni '60, il museo assume l'attuale assetto, a seguito di una completa ristrutturazione museografica.
Nel territorio tracce di frequentazione in età neolitica sono note vicino Acate, in contrada Pirrone. All'età del bronzo si può attribuire una fitta rete di villaggi capannicoli, presenti oltre che sulle alture anche nelle pianure, tra i fiumi, e nella fascia costiera. Tra questi villaggi si segnala quello di Castiglione che sarà poi di nuovo rioccupato in epoca protoarcaica da indigeni. Particolarmente importanti sono pure i villaggi di Monte Raci e Branco Grande. In periodo greco arcaico l'insediamento più importante del territorio ibleo è Camarina, colonia fondata da Siracusa. Il ruolo della città fu determinante nel processo di acculturazione per i centri indigeni che con essa vennero a contatto, tra i quali Monte Casasia e Castiglione. Al periodo ellenistico risale poi l'insediamento di Scornavacche (Chiaramonte Gulfi) un vero abitato di coroplasti (fabbricatori di oggetti in terracotta). All'epoca tardo antica risale l'abitato diCaucana, importante scalo portuale dove numerosi sono stati i rinvenimenti di testimonianze cristiane.
Le collezioni. Nel primo nucleo dell'Antiquarium di Ragusa furono esposti inizialmente i reperti delle prime campagne di scavi condotte nella necropoli greca di Rito (Ragusa) e nell'abitato ellenistico di Scornavacche (Chiaramonte Gulfi).
Successivamente, dopo l'ampliamento degli anni Settanta, al museo confluirono i reperti degli scavi della città di Camarina, della necropoli sicula di Castiglione e dell'abitato tardo-antico di Caucana.
Il museo espone anche reperti provenienti da collezioni formatesi nei primi decenni del '900 nel territorio della provincia di Ragusa ed acquistati dalla Regione Siciliana, fra cui le collezioni Melfi di Chiaramonte, Pacetto, La Rocca e Pace.
L'ordinamento del museo si avvale di una disposizione dei reperti ordinata in base ad un ordine cronologico e topografico.
L'allestimento del museo è caratterizzato da ricostruzioni al vero di vari ambienti riferiti a limitate porzioni di scavo come necropoli, fornaci, pavimenti a mosaici che richiamano nel visitatore l'idea della funzione degli oggetti esposti.
Anche in questo caso, tutto il materiale dalla evidente importanza storica è stato soggetto ad una disposizione espositiva suddivisa in sei sezioni. Sezione 1 - si riferisce al periodo preistorico e comprende, tra l'altro, i vari reperti ritrovati ad esempio a Marina di Ragusa, alla contrada modicana del Mulino del Salto, le ceramiche e gli utensili in pietra lavica ritrovati ad esempio a Cava D'Ispica e Vittoria. Sezione 2 - riguarda invece dei reperti archeologici ritrovati grazie agli scavi effettuati a Camarina, come quelli relativi alle tombe arcaiche dei primi colonizzatori della zona. Sezione 3- riguarda invece i reperti relativi agli abitati siculi arcaici e classici, come ad esempio corredi relativi alle necropoli arcaiche di Licodia Eubea e Monte Casasia. Sezione 4 - riguarda i centri ellenistici con una interessante documentazione fotografica e topografica relativa all'abitato di epoca timoleontea-ellenistica di Scornavacche situato in prossimità di Chiaramonte Gulfi. Sezione 5 - è dedicata ai ritrovamenti relativi agli insediamenti romani di Kaukanae qui si possono ricevere delle informazioni relative, ad esempio, ai cimiteri ipogei cristiani, a delle chiesette cristiane. Qui si trovano anche delle ceramiche relative al periodo tardo-romano. Sezione 6 - riguarda alcuni reperti di collezioni e acquisti di provenienza non certa.
Museo regionale interdisciplinare di Ragusa
Il Museo è ubicato a ridosso dell'asse viario di via Roma in prossimità della testata nord del Ponte Nuovo (Pennavaria). Indirizzo : Via Natalelli Provincia : Ragusa Comune : Ragusa Tel. : 0932 622963 - fax 0932 622963
Orari ingresso : dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00 Biglietto singolo intero : Gratuito