Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Castello dell-Emiro-Misilmeri
Via Crispino Vicari, 116
Il Castello dell'Emiro è costituitio da una torre poligonale, alcune volte a crociera sostenute da colonne angolari e tratti di cortine murarie, il tutto arroccato su di una rupe. Del castello si hanno poche notizie certe:la sua antica struttura rientrava nel piano di controllo territoriale arabo ed era costituita da una torre successivamente attorniata da mura. Presumibilmente il primo nucleo abitato sorse nelle vicinanze di un casale arabo, il "Manzil al Amir" o "casale dell'Emiro". Il castello che sovrasta il centro abitato venne inizialmente destinato dagli Arabi ad un uso agricolo. Solo verso l'XI secolo venne circondato da una robusta cinta muraria a scopi difensivi, che lo trasformarono, di fatto, in una fortezza. Nei pressi del castello nel 1068 si combatt&ecute; un'ardua battaglia tra Arabi e Normanni, vinta poi dai francesi comandati da Ruggero di Altavilla che riuscì ad infliggere una pesante sconfitta ai musulmani, conquistando il territorio.
Il Castello fu poi donato dal già citato Ruggero all'ammiraglio Giorgio d'Antiochia che a sua volta lo donò alla diocesi di Palermo Qualche secolo dopo, nel 1340, i Chiaramonte, uno dei casati più potenti della Sicilia, acquistarono il feudo con il castello dalla famiglia dei Caltagirone e apportarono alcune modifiche al castello, a partire da un'ulteriore cortina di mura concentriche e la cappella dedicata a Sant'Antonio, oggi poco visibile. Occorre arrivare nel 1800 quando si ebbe l'abolizione del baronaggio, e la conseguente mancanza di nuovi proprietari per questo sito che vide così un lento ma inesorabile declino ad opera degli stessi abitanti del luogo, ignari della sua importanza storica e turistica.
Col chiaro intento di controllare la vallata sottostante, furono apportate numerose modifiche alla struttura originaria del maniero, potenziandone ulteriormente la funzione difensiva. Dichiarato monumento nazionale nel 1980, il castello medievale di Misilmeri è uno dei quaranta castelli della provincia di Palermo che testimoniano la millenaria storia della Sicilia». Recentemente il castello è stato restaurato e il 27 marzo 2010, in occasione di una delle giornate di Primavera del Fai, si è tenuta l'inaugurazione del castello di epoca arabo-normanna dopo i lavori di restauro che hanno riportato all'antico splendore il maniero e la sua storia. Dopo più di 200 anni hanno visto la luce pavimenti, muri, decorazioni, graffiti che nemmeno i più ottimisti pensavano potessero riemergere da un passato secolare Quello che si incontra appena superata la rampa di accesso, è un ampio ingresso pavimentato con pietre sagomate che si chiude con un colonnato a 4 colonne. E poi, inaspettatamente, i graffiti risalenti al 1700, dentro una segreta dove erano reclusi delinquenti comuni e dissidenti: incisioni o scritte con carboncino che indicano date, cognomi, rudimentali calendari, messaggi lasciati ai posteri su fustigazioni e percosse, croci cristiane e palme. Una evidenza tutta da scoprire. Ciò che ha fatto venire in rilievo questa prima campagna di restauri è che occorreranno nuovi finanziamenti per portare alla luce l’immenso patrimonio che, paradossalmente, i crolli e le macerie accumulate hanno salvaguardato.
Orario visite:
da lunedì a domenica ore 9.00 - 13.00 e 15.00 - 19.00 Ingresso gratuito
Come arrivare
SS121, in direzione Agrigento, uscita MISILMERI/BELMONTE MEZZAGNO.
Imbocca la SP77 (C.so Scarpello), imbocca P.zza Comitato 1860, prendi la prima a sinistra in direzione di via Giuseppe Verdi e poi via Castello.