Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Castello della Margana-Prizzi
Il castello di Margana (petra di Margana; castrum o fortilicium Marganae), appartiene alla classe dei castelli rurali isolati del Trecento con il toponimo in Petra relativo alla morfologia del sito.
Il castello sorge sulla sommità di una rupe rocciosa isolata (470 metri s.l.m.), caratterizzata da pareti lisce a forte pendenza. In questa posizione spettacolare il castello dominava il vasto feudo dei cavalieri Teutonici, costituendone l'unico punto forte. Dal punto di vista dei collegamenti, il castello si trovava in una posizione centrale, dominando tutta una serie di percorsi viari secondari che transitavano per il grande feudo.
La sua fondazione è probabile risalga al XIV secolo tra il 1328 e il 1351.
Edrisi nel 1150 parla di un casale di Margana. Nel 1328 è attestata una mansionem Margane dell'Ordine Teutonico.
Nel 1351 il castello esiste già in quanto all'atto della licenza di costruzione del castello in loco quod dicitur Petra de Margana, la stessa viene concessa in "sanatoria" ai cavalieri Teutonici.
Nel 1355 il castrum Margane è annoverato in una lista di terre e castelli siciliani. Nel 1430 il castello viene restaurato ed ampliato con l'aggiunta di un muro di cinta con torre, una sala, quattro camere, un silo, una cucina, una dispensa e una stalla.
Del 1435 è la licentia populandi per costruire un villaggio ai piedi del castello, rimasta tuttavia senza esito. Attualmente la proprietà è privata ed è adibito a masseria e dimora temporanea.
Il castello medievale era costituito in primo luogo da una possente torre rettangolare (circa 12 x 6 metri) di cui rimane solo il pianoterra e l'inizio di un primo piano marcato da una risega (nella planimetria indicato con la T). I muri (1,30-1,70 metri di spessore) sono costruiti, in modo irregolare, con l'impiego di pietre non sbozzate, legate da abbondante malta che fuoriesce e inzeppate da frammenti di tegole. Gli angoli sono stati maggiormente curati, con l'uso di pietre pressochè squadrate. Al centro del muro nord si apre un bel portone ogivale, di un metro di larghezza, sovrastato dallo stemma dei Teutonici (doppia croce ad aquila) scolpito nel concio di chiave.
L'interno è composto da un unico ambiente che prende luce da due feritoie a forte strombatura (metri 1,20 interno x 0,10 esterno) aperte nel muro ovest, verso valle. Una copertura lignea, poggiata sulla risega, doveva dividere i due piani.
La torre si trova oggi circondata e quasi mascherata da numerosi edifici dalle funzioni più diverse: una grande stalla di forma rettangolare (posta sotto la terrazza, planimetria indicata con S), una torre di cortina (in planimetria indicata con T2), una chiesa con resti di affreschi (in planimetria indicata con C), vari ambienti (in planimetria indicata con A1, A2, A3) che sembrano costruiti in modo unitario e che potrebbero essere le camere dei frati teutonici citate nell'inventario del 1436.
Altre strutture hanno completato la metamorfosi del castello medievale in una suggestiva masseria fortificata, lasciata in un mediocre stato di conservazione.