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Santuario Madonna dell Olio - Bivona
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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Santuario Madonna dell Olio - Bivona

Santuario Madonna dell Olio - Bivona




Non si conosce la data esatta della fondazione della prima chiesa, anche se all'inizio del XVII secolo era già considerata assai antica.
L’attuale costruzione della Chiesa e dell’annesso convento del Santuario dedicato alla Madonna dell’Olio sembrerebbe però risalire alla metà del 1500, in seguito alla riedificazione della Chiesa stessa sull’altra riva del fiume Margherita intorno al 1540. Il toponimo Madonna dell'Olio era già attestato in due documenti del 1514 e del 1522 dai quali si evince l'esistenza di una chiesa dedicata alla Madonna, ed era costruita sulla riva destra del fiume. Sia perchè il precedente edificio era molto vicino al corso d'acqua, le cui piene lo avevano reso instabile, sia per evitare ai fedeli di attraversare ogni volta il fiume venne deciso di spostarla e costruirla nella riva opposta.
Il culto verso la Madonna dell’olio è da attribuire ad un affioramento nei pressi della chiesa di un particolare olio minerale utilizzato sia come combustile per lucerne sia per curare alcune malattie. Si dice, infatti che tale olio godeva di importanti proprietà, e si narra che abbia guarito molti infermi che si sono unti con quel liquido. Secondo altri invece, il culto verso la Madonna sarebbe scaturito da un miracoloso ritrovamento di un quadro raffigurante Maria. Nel corso degli anni molte sono state le trasformazioni che il complesso ha subito, e molte volte la sua custodia è stata affidata a persone diverse: in principio venne fondata la Confraternita (o Compagnia) della Madonna dell’Olio, che deteneva lo ius patronatus sulla Chiesa, poi la stessa il 12 gennaio 1614, passò agli Eremiti Riformati di S. Agostino con lo scopo di costruire un convento attiguo per la loro comunità. Gli eremiti agostiniani rimasero nel convento fino al 1665, quando papa Innocenzo X, tramite la bolla Instaurandae disciplinae, fece sopprimere l'ordine.Quindi la Chiesa ritornò nuovamente alla Confraternita, ed infine a degli eremiti laici che dimoravano nel convento e vivevano di carità.
Nel 1574 il pittore bivonese Cesare Oddo realizzò una tela raffigurante la Madonna dell'Olio, che sostituì la precedente immagine presente nella chiesa rurale e che è testimoniata fino alla seconda metà del XIX secolo.
Il santuario è stato restaurato negli anni novanta. Nel 2008 è stato inserito nella carta regionale dei luoghi dell'identità e della memoria realizzata dal Centro Regionale Progettazione e Restauro della Regione Siciliana.
La chiesa oggi si presenta molto bene, in seguito ai lavori di restauro promossi dall’attuale arciprete Giuseppe Castellano, e presenta un unica navata centrale con un’unica cappella sulla destra che molto probabilmente è una parte rimasta intatta e conservatasi nelle diverse ricostruzioni.
La festa della Madonna dell’Olio veniva anticamente celebrata il primo mercoledì dopo pasqua, e solo dal 1971 venne spostata al lunedì, cioè l’indomani della Pasqua. Questa scelta non è stata però una scelta azzeccata perché negli ultimi anni, per l’usanza di andare a mangiare in campagna e a fare pic-nic, la processione ed in generale il culto verso la Madonna va via via diminuendo. Una volta portato il simulacro della Santa nella Chiesa Madre esso vi resterò per tutto il mese di Maggio (per rendere omaggio alla Vergine) mentre a Giugno verrà riportata in processione al Santuario.




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