Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Il Liberty di Vittoria
Data la modernità della città, questa non ha molti monumenti artistici di grande valore storico. Si distingue, tuttavia, per la varietà degli stili che caratterizzano alcuni edifici. Infatti Vittoriaha assorbito, in modo determinante, le novità artistiche del movimento modernista novecentesco, al punto da poter essere denominata Città del Liberty. Vittoria è ricca di testimonianze dello stile Liberty e Art Decò, introdotto dal grande architetto palermitano Ernesto Basile. I palazzi e le case in stile Liberty qui presentano strutture sobrie ed eleganti con sporgenti balconate, balaustre dalla ricca e raffinata decorazione, portali sormontati da fregi con motivi floreali, impreziositi di particolari plastico-decorativi di raro equilibrio compositivo. E’ il Liberty degli scalpellini, dei capimastri, dei decoratori, a volte assistiti da ingegneri e geometri, raramente da qualche architetto. La committenza a Vittoria proviene sia da una ricca e nuova borghesia evoluta che da famiglie del ceto medio, da artigiani e agricoltori benestanti, arricchiti dagli introiti che la produzione della vitivinicoltura offriva, garantendo loro, una significativa crescita economica e una nuova posizione sociale. Il periodo che va dal 1900 al 1940 caratterizzerà Vittoria, conferendole un aspetto tipicamente Liberty. Nascono così opere equilibrate e moderne, il cui ornamento delle facciate è raffinato e incisivo. I prospetti delle case, come dei palazzi, caratterizzati spesso dalla linea flessuosa e ondulata, sono arricchiti da decorazioni floreali che, pur richiamando, alcune volte, il passato, si risolvono in equilibrati ed armonici motivi ornamentali. Fregi, pannelli e architravi, delimitati spesso da elementi sinuosi, ornati da grappoli d’uva, simbolo della ricchezza vittoriese, e da intrecci floreali e geometrici, in cui si annida la figura femminile, ridotta a simbolo, dal volto sognante e dallo sguardo equivoco, caratterizzano, in maniera elegante e raffinata, l’opera architettonica. I prospetti, nell’alternanza dei vuoti e dei pieni e nell’eleganza delle colonne e dei pilastri, appaiono ricercati sia nei fastigi squisitamente decorati, sia nelle estrose inferriate, sia, infine, negli spioventi delle coperture la cui fascia estrema è animata all’interno da un pittoricismo equilibrato nelle varianti tonali. All’interno delle case la composizione, dipinta al soffitto con tecnica a tempera, presenta dinamicità e immediatezza espressiva, caratterizzata dalle leggere pennellate del colore fluido, trasparente e morbido e dall’efficace amalgama cromatico. Si può perciò concludere che ognuna delle strutture architettoniche, pur risentendo di alcune orchestrazioni moderniste, realizzate da grandi architetti e progettisti nelle diverse città italiane, viene riletta, interpretata e inglobata nella tradizione locale, pervenendo a risultati alquanto felici e spesso originali attraverso la straordinaria capacità progettuale, costruttiva, creativa e artigianale degli artefici del nostro Liberty: Salvatore Battaglia, Nicosia Giovanni e Luigi, i fratelli Strazzulla, Emanuele, Francesco e Giovanni Mazza, Vadalà, Nifosì, Emanuele Ingrao, Emanuele Bucchieri, Giovanni Scribano, Carmelo Toma, Giovanni e Salvatore Li Rosi, Scapellato, Galofaro, (grandi scalpellini della pietra, abili cementisti e artisti del ferro battuto e del legno); i tecnici: geom. Salvatore Li Rosi, geom. Giunta, geom. Re, geom. Lo Monaco, arch. Sada, ing. Battaglia, ing. Di Geronimo, ing. Mangione, ing. Mazza, ing. Astuto, ing. Arezzo; e infine i decoratori degli interni: Alessandro Abate, i fratelli Santocono, Corrado Malfa, Di Rosa, Strazzeri, Morganti, Floridia, Pirrone e il nostro Vito Melodia che, plasmando, dipingendo e decorando, ha lasciato un grande patrimonio artistico di particolare bellezza e di indelebile espressività. Si segnalano alcune strutture architettoniche di particolare bellezza:
Architetture e Decorazioni Liberty
Casa Lucchesi - Mangione
Via Messina, 36 Scoglitti
Palazzo Azzara-Pinturo 1930
Via Gaeta, 156
Palazzo Battaglia - Mangione - 1913
Via Matteotti, 210, con decorazioni interne di Vito Melodia
Palazzo Battaglia-Garrasi - 1900-1910
Via Garibaldi, 84 ex Hotel Firenze
Palazzo Carfì - 1923
Via Rosario Cancellieri, 71 (Banca Credem )
Palazzo Cassibba-Barrano - 1925
Via Dei Mille, 167
Palazzo Ciancio-Fontana 1926 - 1930
Carlo Alberto, 124
Palazzo D'Andrea - Nicosia
Via Siracusa, 25 Scoglitti
Palazzo De Pasquale - Trombatore
Via Amalfi, 21 Scoglitti
Palazzo Di Vita-Lo Monaco-Miccoli - 1925
Via Cacciatori delle Alpi, 99
Palazzo Fichera - Lo Monaco
via XX Settembre, 41 (Di Rosa)
Palazzo Fulco-Ceci-Cerruto 1924
Via Garibaldi, 178
Palazzo Giudice - Campo 1925 - 1930
Via Cavour, 264
Palazzo Giudice - Gucciardello - Azzaro
via Cavour, 27 (Vito Melodia), nella cui abitazione esiste anche un pavimento intarsiato in pece e pietra locale di straordinario interesse artistico
Palazzo Lo Monaco - 1930
Via Cavour 340
Palazzo Maltese - Schifano
via San Martino, 45
Palazzo Mandarà
Via Matteotti, 209
Palazzo Marangio - Terranova 1927 - 1930
Via Rattazzi, 55
Palazzo Marangio-Di Quattro
via Magenta, 163 (Vito Melodia)
Palazzo Mazza
Via Cavour, 251
Palazzo Melodia-Piazzese-Busacca 1913
Via Matteotti, 253
Palazzo Pancari, oggi Rizza - 1913
Via Bixio, 31dell’arch. Sada
Palazzo Ricca
Via Bixio, 13
Palazzo Samperisi - Amodei - 1918-1920
Via Carlo Alberto, 243
Palazzo Scifo - 1925-33
Via P.pe Umberto n. 3, con decorazioni interne di Antonino Cannì
Palazzo Sciveres-Areddia - 1930
Via Matteotti n. 166
Spinella-Sannino - 1931
Via Magenta n. 83
Palazzo Traina - 1920-33
Via Cavour n. 120, ex Teatro-Cinema Garibaldi (Vito Melodia e Salvatore Pirrone)
Palazzo Trombatore-Lo Monaco - 1924-25
Via Cavour n. 339
Decorazioni Liberty estrose e raffinate, realizzate dagli artisti menzionati, si trovano nei seguenti palazzi eclettici e liberty: Jacono- Rio-Aurispa (Vito Melodia); Porcelli-Cucuzzella (A. Abate e Vito Melodia); Di Caro-D’Izzia- Caudullo (Alessandro Abate); Scrofani-Contarella (G. Santocono); Mandarà (Vito Melodia); Disca-Traina-Ragona (Corrado Malfa); Lucchesi-CGIL (Vito Melodia); Calì-Calì (Vito Melodia); Re (Vito Melodia); Maltese-Occhipinti (Vito Melodia); Lucchesi-Baglieri (Vito Melodia); Busacca- Mangione (Corrado Malfa); Mauceri-Gallenti (Vito Melodia); Longobardo-Mangione (Vito Melodia e Giovanni Morganti); Frasca-Gallotta (Vito Melodia).