Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di San Biagio e Santa Rita
Via Montebello, 34
San Biagio (1654, in piazza Giordano Bruno) ha una facciata semplice con un portale centrale sormontato da un timpano spezzato, ingentilita, al di sopra dell’architrave, da una elegante loggetta, a sette fornici compreso quello centrale più alto, conclusa da elementi architettonici ricchi di estrose decorazioni. All’interno contiene tele di grande efficacia pittorica, tra cui la Sacra Famiglia di Gaetano Di Stefano e quella di San Gaetano del XVIII sec. di grande rilevanza pittorica; San Francesco di Paola (1677-1727, in piazza Indipendenza) all’interno della quale vi è un pulpito in legno dipinto del Settecento e tele di particolare elaborazione artistica. Il prospetto, nelle sue linee essenziali insiste su una piazza scoscesa dalla quale si diparte una scalinata che va a collegarsi con la via dei Mille. San Paolo (1728, in via Palestro) dentro la quale si trovano tele interessanti tra cui La caduta di San Paolo di autore ignoto, opera pittorica di grande equilibrio cromatico e di particolare impostazione spaziale. Convento dei Cappuccini con annessa la chiesa di Santa Maria Maddalena, all’interno della quale si trovano opere altamente significative: l’Immacolata nell’Altare Maggiore, opera di grande valore artistico per la ricercata cromia e l’equilibrio spaziale in cui sono collocate le diverse immagini; un grandioso reliquiario nell’altare della Madonna di Loreto, all’interno del quale è posta una statuetta lignea della Madonna risalente al 1740; sculture di Sant’Antonio, di Santa Maria Maddalena e di San Francesco con relativi affreschi in sacrestia. Sant’Antonio Abate, (via Magenta ang. via Bari) semidistrutta, ma di notevole dignità formale, con alcuni particolari architettonici, ancora esistenti, risalenti al 1638. Fra le chiese moderne, realizzate verso la fine dell’Ottocento e gli inizi del nuovo secolo, è da segnalare la chiesa del Sacro Cuore di Gesù (in piazza Daniele Manin), all’interno della quale si trovano due opere: la Madonna della Medaglia, tela di straordinaria bellezza, realizzata da Giuseppe Mazzone nel 1870. L’impianto strutturale del quadro è sottolineato da linee armoniche classicheggianti nel rapporto tra la figura e lo spazio, arricchito da luminose vibrazioni coloristiche, che stagliano la figura di Maria in primo piano. Nella seconda opera dei Santi Pietro e Paolo di autore ignoto del 1827, si colgono naturalezza e realismo che conferiscono ai Santi monumentalità figurativa, religiosa ed umana, in cui la ricerca formale e l’incidenza della luce sono esaltate dalle varianti tonali e dagli elementi chiaroscurali. La chiesa della Madonna del SS. Rosario di costruzione moderna, opera dell’arch. Giuseppe Areddia, contiene una pregevole tela pittorica dello stesso tema di autore ignoto, proveniente dalla vecchia chiesa di San Vito, demolita, purtroppo, nel 1957.