Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Piazza Vittorio Emanuele
La grande piazza Vittorio Emanuele è il salotto di Pachino. Perfettamente quadrata, è posta nel punto più alto del paese e raccoglie tutte le 12 strade che provengono dalla periferia, tre per lato.Dalla fondazione fino ad oggi è l'unica piazza ad essere presente in città e da innumerevole tempo essa è il principale luogo di ritrovo per tutti i pachinesi anche per via della presenza di numerosi locali (bar). È caratterizzata da due file per lato di ficus benjamin, sempreverdi, e dalla imponenza della Chiesa Madre, consacrata sia al « Santissimo Crocifisso » sia alla Patrona di Pachino la « Madonna Assunta ». La chiesa più vecchia di Pachino nasce nei primi anni della seconda metà del 1700 per volere di un principe locale, Gaetano Starrabba principe di Giardinelli - con decreto di Ferdinando I Re delle due Sicilie il 21 luglio 1760 - che volle fondare questo paese a sud della ricca cittadina di Noto. Per abitarla, prese un manipolo di villici locali, pochi nobili, e un altro manipolo di abitanti di Malta desiderosi di venire ad abitare nella nuova terra. E infatti ancora oggi, il paese è ricco di cognomi tipicamente maltesi. Lo stemma araldico, consiste in una torre sul mappamondo e il porcellino per indicare la fertilità della terra. In piazza possiamo ammirare il « Monumento ai Caduti » costruito in onore delle vittime delle guerre mondiali, un piccolo anfiteatro in cui un tempo si tenevano varie esibizioni musicali e soprattutto vari palazzi eleganti che circondano buona parte della piazza; essi sono i Palazzi Bellomia, Quartarone, Borghi - Spinello, Di Natale e Valenti - Santuccio.