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::Italo a Scicli » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Italo

Italo

Via Dante Alighieri, 21



È il monumento dedicato a Italo l'amato cane mascotte della città di Scicli, un cane randagio arrivato in città all'improvviso nel 2009.
Qualcuno dice rimasto solo dopo la morte del suo anziano padrone, qualcun altro immagina perché abbandonato da un clochard.Sceglie la via Mormina Penna come sua nuova dimora perché lì è sicuro di poter mangiare, davanti a una pizzeria. Italo, malgrado le prime ostilità da parte di alcuni abitanti, si fa presto voler bene: si insinua con discrezione nelle giornate di persone semplici vive con la gente del luogo e contagia con la gioia, la sua dedizione, la sua fedeltà. E' un cane buono e viene adottato dall'intera comunità di Scicli.
Poi inizia a «frequentare messa», a San Giovanni. Il parroco si arrabbia e mette fuori un cartello: "E' vietato ai cani entrare".
Italo finge di essere analfabeta e va a messa lo stesso. Presidia il centro storico Unesco, insegue le auto in transito nella zona a traffico limitato, abbaia. Passa qualche tempo e impara i tour delle visite guidate. Inizia a precedere i turisti, a instradarli. Il cane entra definitivamente nell'immaginario popolare in occasione del funerale di un giovane morto in un incidente stradale. La notte precedente il funerale fa la veglia davanti alla chiesa e il giorno dopo, tra lo stupore di tutti, apre il corteo funebre davanti alla bara.
Così come ai funerali, partecipa ai matrimoni e alle feste religiose. Va a salutare i bambini all'uscita di scuola e, in un memorabile fuori programma, entra in scena durante la festa delle Milizie, quando l'emiro Belcane apostrofa il Conte Ruggero: "Cane d'un cristiano". E lui lì sul palco.
Il sindaco, l'anno successivo è costretto a emettere ordinanza: durante la festa Italo deve essere tenuto al guinzaglio, non si sa mai conceda il bis...
Una nobildonna infine spende 2 mila euro per far realizzare la statuina del presepe in cui a Natale Italo ha fatto la sua apparizione. Accanto al bue, all'asinello, al bambin Gesù. A ricordare la lezione di Francesco d'Assisi. Ogni creatura loda l'esistenza di Dio. E non c'è gerarchia tra umani e animali. L'unico primato è l'umanità che ciascuno riesce a esprimere con la propria coscienza. Di essere animato.
Beppe Fiorello gira uno spot a Scicli e lui entra in scena da consumato attore. Sgattaiola per i corridoi di palazzo Spadaro e riesce a fare gli auguri a Piero Guccione, il giorno del suo 75esimo.
Il 31 gennaio 2011 raggiunge il "Ponte dell'Arcobaleno", il paradiso degli animali, dopo una breve malattia e nonostante l'assistenza del veterinario in cui era stato ricoverato a furor di popolo.
Nella sua cuccia compare un lumino, con un mazzolino di fiori e una tenera dedica di uno sconosciuto, uno dei mille e più sciclitani cui questo tenero cane resterà nel cuore.
Il piccolo monumento è posto nella villa comunale del paese, in un luogo pubblico, dove i suoi amici possono portare un fiore e ricordarlo con affetto come si deve a un cane che tanto ha dato e tanto ha ricevuto.




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