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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Cortile Milano

Cortile Milano




Il cortile Milano è ubicato nel Quartiere Suttasaja, e vi si può accedere da via G. Carini tra i numeri civici 41 e 43. Risale al sec. XVIII, ma potrebbe conservare strutture dei secoli precedenti, in quanto il quartiere Suttasaja, in cui è ubicato cominciò a formarsi nel sec. XVI. Dalla seconda metà del secolo scorso ed almeno fino alla metà dell’attuale era denominato “Ippolito”, con riferimento alla famiglia che vi abitava da più vecchia data. Intorno al 1900 il cortile era abitato da ben tredici famiglie, tutte artigiane o contadine, con un totale di cinquantatre abitanti, questa media si mantenne ancora per molti anni, finché tra gli anni ‘60 e ‘70 cominciò a spopolarsi e dal 1994 è addirittura disabitato.
Il cortile ha impianto rettangolare di m. 12.00 x 9.00, con accesso da sud lungo la via G. Carini. Anche questo è tra i più suggestivi del centro storico ed è riuscito, miracolosamente, a mantenere gran parte del suo originario aspetto, malgrado una delle case che vi prospettavano, dal lato ovest, sia stata abbattuta negli anni ‘70, lasciando poi l’area vacua. Il cortile è disposto in leggera pendenza verso est, seguendo la morfologia della collina su cui sorge il paese.
Le case che vi prospettano sono per lo più composte da piano terra e in minor misura del primo piano, interessanti caratteristiche presentano anche alcuni edifici adiacenti, con prospetti sulle vie G. Carini e A. Mosto. Nel 1991 l’Assessorato ai Beni Culturali del Comune, segnalò questo cortile tra le strutture di interesse etno-antropologico facendo eseguire anche alcune belle foto in bianco e nero, oggi esposte nel Palazzo Municipale. Si parlò tra l’altro di un eventuale restauro e valorizzazione. Le case, opportunamente ristrutturate negli interni potrebbero tornare ad essere abitate, mentre lo spazio esterno si adatterebbe benissimo ad ospitare pubbliche manifestazioni di carattere culturale, ma ad oggi non si è dato avvio ad alcuna concreta azione in merito.




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