Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Villa Valguarnera
Viale Valguarnera,5
La costruzione iniziò nel 1712 su progetto di Tommaso Maria Napoli, domenicano, progettista negli stessi anni della vicina Villa Palagonia. È la più fastosa e meglio conservata villa anche per quel che riguarda il parco che la circonda e inoltre la più fedele al progetto "classico" cinquecentesco che prevedeva due corpi bassi protesi a guisa di quinte davanti alla costruzione centrale, un tipo di impostazione architettonica che introduce un linguaggio architettonico di matrice berniniana e una chiarezza compositiva vicina agli esempi più avanzati del settecento italiano ed europeo, in particolare austriaco, largamente applicato in quel secolo nella costruzione delle ville.
Nella composizione planimetrica si ravvisano elementi derivanti da matrici esoteriche ed alchemiche, come ad esempio nell'iconografia claviforme e nella valorizzazione della vicina altura (Montagnola di Valguarnera, 105 m) - sulla cui sommità fu realizzata una balaustrata ottagonale - come percorso simbolico dalla terra alla sfera celeste, con sette sedili di sosta in numero pari alle sette fasi della trasformazione alchemica.
Alla morte dell'architetto nel 1725, la villa non era ancora finita e fu poi significativamente modificata. In particolare, intorno al 1780, Giovan Battista Cascione Vaccarini fu l'autore dei nuovi prospetti e della sala ovale al piano nobile.
Davanti alla casina si apre un vasto piazzale a doppia esedra e un grande scalone a tenaglia mena all'ingresso del piano nobile.
Sull'attico si susseguono statue marmoree di coronamento di Ignazio Marabitti e all'interno saloni con ricche decorazioni pittoriche opera di Elia Interguglielmi.
Un tempo l'edificio era circondato da un vasto parco, arricchito di coffe-house, statue ed architetture neoclassiche.
Considerata già da Giuseppe Pitrè la più sontuosa fra le ville bagheresi, deve la sua fama anche ai tanti personaggi illustri che vi soggiornarono. Particolarmente suggestiva la balconata sul golfo di Termini Imerese e il Monte Catalfano. La villa fu edificata dai Prìncipi Valguarnera ed ancora oggi è di proprietà dei loro eredi, i Prìncipi Alliata di Villafranca.
Il complesso è in fase di restauro da molti anni.
Negli anni cinquanta vivranno a villa Valguarnera Fosco Maraini e Topazia Alliata di Salaparuta con la figlia Dacia, presso i genitori che risiedevano nella villa. Nonostante l'intero parco sia soggetto a vincoli di inedificabilità assoluta dal 1913, ospita un intero quartiere abusivo.