Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa del Santissimo Crocifisso
Via Crujllas
Nel 1484 Giovanni Crujllas che aveva ricevuto l'investitura della baronia di Calatabiano nel 1460, fece edificare la chiesa del Santissimo Crocifisso, anche definita "a chiesa di San Fulippu".
La chiesa, che sorge a circa trenta metri più in basso del maniero, presenta forme tardo gotiche, un massiccio campanile merlato (al cui interno si trovano tre campane), due portali ogivali d'ingresso (a ovest e a sud) e l'abside che contiene la sacrestia.
Sulla facciata, sopra il portale, un'iscrizione su un solo rigo sormontata da un piccolo rosone cieco reca la data d'apertura al culto dell'edificio da parte del vescovo Eufemio.
All'interno si può notare sulla sinistra la piccola cappella per custodire il simulacro-reliquiario di San Filippo Siriaco protettore e compatrono di Calatabiano; a destra dell'altare è posta su un piccolo piedistallo una statua della Madonna del Carmelo.
Nella celletta alla base del campanile, cui si accede direttamente dall'aula tramite una porta ad arco leggermente bicentrico a conci regolari radiali in pietra bianca, di tipo catalano, è situato nella parete ovest un affresco raffigurante la Madonna e il Bambino che reggono una grossa catena che ha alla fine un giogo a due anelli.
L'affresco, di buona fattura inscrivibile non oltre i primi quindici anni del Cinquecento, da considerarsi unico nella regione di filiazione antonellesca, dai Peloritani agli Iblei, che rischia danni definitivi per l'umidità di risalita e per la sottovalutazione dell'importanza, ha un modello stante di tipo desalibesco, col Bambino in piedi (postura riscontrabile nei piccoli monumenti funerari di Antonello Freri) sulla gamba destra della Madre, ed è sensibile alla moda "rilassata" di un Befulco o di uno Scacco, a loro volta mediatori al sud della naturalezza raffaellesca, con voluti grafismi neobizantini (mani e occhi) e una caratteristica unica: "la Madonna guarda con bonaria introspezione, alla greca, verso l'osservatore".
Un forte e distribuito uso del color marrone farebbe pensare a un tentativo di sinopia poi ridipinto.
Tali elementi sono stati sottolineati nella conferenza tenuta il 23 maggio 2014 nella chiesetta dall'architetto Ivan Castrogiovanni, che ha lanciato un ennesimo appello per il restauro scientifico.
La chiesa del Crocifisso è l'antica chiesa madre di Calatabiano, per la quale fu concepito il crocifisso custodito nell'attuale chiesa madre del paese, la Chiesa Parrocchiale di Maria Santissima Annunziata. Sulla destra, adiacente alla porta laterale, staziona il fercolo utilizzato per la tradizionale "Calata di San Fulippu".