Nel comune di Aci Bonaccorsi le sole costruzioni di qualche interesse storico-architettonico sono le chiese. Esistenti ab antiquo, una per ogni Quartiere, oggi si presentano di maggiori dimensioni rispetto a quello che erano nel passato, ma sono di modesto stile architettonico e non contengono capolavori artistici. Nel Quartiere "Battiati" si trova la chiesa dedicata a S. Lucia; a "Pauloti" quella in origine dedicata a S. Stefano, poi alla Madonna delle Grazie. A "Sciara-Lavina" la chiesa, divenuta parrocchiale negli anni '40 (del secolo appena trascorso), è dedicata a Maria SS. Ritornata. Infine nel Quartiere "Piazza" la chiesa Matrice e la chiesa di Sant'Antonio Abate e della Consolazione, probabilmente la più antica fra tutte, come indicato nei precedenti cenni storici, risalente probabilmente ad un periodo tra l'11° e il 12° secolo d. C. in una prima costruzione, rimaneggiata e forse ampliata nei primi decenni del 18° secolo. Tra i vari quadri che si trovano sugli altari della chiesa Madre il più suggestivo è quello raffigurante la lapidazione di Santo Stefano Protomartire, il Patrono della Comunità, attribuito alla scuola di Giacinto Platania (sec. XVII). Merita una speciale menzione ancora un quadro, forse fra i cimeli più interessanti del Paese, esposto nella Sagrestia, raffigurante una pregevole "Annunciazione", dipinta nel 1793 dal pittore Vincenzo Sciuto, del vicino Aci S. Antonio, il cui recente restauro, infatti, ha portato alla luce una scritta (contenuta nel cartiglio ma cancellata ad arte, a suo tempo) che testimonia 1'appartenenza ad Aci Bonaccorsi, e quindi un'estensione più ampia del suo territorio, di un'altra chiesa, dedicata proprio all'Annunziata, sempre ubicata sul ciglio del torrente, al vecchio confine con il Comune di Viagrande, oggetto di grandi dispute tra i due Comuni sul finire del XVIII secolo. Tra le varie statue conservate nella Matrice la più antica e venerata è quella del Protomartire. Nella chiesa del Quartiere "Battiati" sono esposti alla venerazione dei fedeli un quadro della Madonna del Buon Consiglio e una statua di Santa Lucia. In quella di "Pauloti" una statua lignea della Madonna delle Grazie e un quadro molto interessante per il suo contenuto storico relativo alle origini del Quartiere ("Pauloti" avrebbe derivato il nome dalla famiglia dei "Pauli", proveniente dalla calabrese città di Paola), raffigurante la Madonna, S. Stefano e S. Francesco di Paola. Nella chiesa parrocchiale di "Lavina" un piccolo quadro incornicia un assai espressivo volto di Maria su lastra d'ardesia, divenuto nel tempo oggetto di fervente culto. Va ricordato, infine, che la chiesa della Consolazione e di Sant'Antonio Abate è interamente affrescata con scene del Nuovo Testamento e figure di Santi.
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