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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Il Museo Bellico Belli Instrumentum

Il Museo Bellico Belli Instrumentum

Piazza Messina, 7



Fondato nel novembre del 2004, il museo militare di Barrafranca "Belli Instrumentum" (il materiale di guerra) è stato realizzato da appartenenti alla locale sezione dell'Associazione nazionale carabinieri.
Il progetto di realizzare un museo storico di armi e cimeli d'epoca, in particolare dei Carabinieri, venne da un'idea del maresciallo Giuseppe D'Auria e del carabiniere Giovanni Collura. Entrambi soci fondatori della locale sezione ANC. Direttore del museo: carabiniere Francesco D'Auria. Il museo conserva numerosi pezzi di interesse storico-culturale che documentano due secoli di storia militare italiana e non solo.
Il Museo è ubicato nel quartiere più antico di Barrafranca, Batia, in piazza Fratelli Messina, nello storico palazzo Putieddi (portali di epoca tardo-medievale), risalente al XVIII secolo, con una superficie storica espositiva di ben 268 m². Sulla piazza prospetta, inoltre, il complesso settecentesco del monastero delle benedettine con l'annessa chiesa.

Sono riconoscibili all'interno del Museo cinque grandi sezioni:
- equipaggiamento (operativo e leggero);
- uniformi e onorificenze;
- sala delle armi;
- copricapo e accessori da campo;
- documentazione storica.

Il Museo comprende:
- archivio fotografico;
- archivio storico;
- videoteca;
- aula didattica.

Il Museo contribuisce alla valorizzazione e alla conoscenza anche attraverso:
- mostre itineranti nelle scuole;
- gallerie;
- pacchetti turistici "Storia, cultura e natura".

Vi sono custodite uniformi di varie epoche, accessori e militaria dell'Arma e di altri corpi, quadri, stampe, fotografie, nonché generica oggettistica tematica. Vi è inoltre una nutrita raccolta di armi bianche e da sparo. E ospita una completa documentazione sugli eventi bellici del giugno-agosto 1943.
Nel febbraio del 2005 (con protocollo n. 205 del 15.02.2005) l'Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali e della P.I. - Dipartimento regionale BB.CC.AA. ed E.P. di Enna, Servizio per i beni storico-artistici ed etnoantropologici, a seguito della nota 375/19.1.05, dopo vari sopralluoghi effettuati in diverse occasioni, ultimo in data 25/11/2004, accertano che gli oggetti ivi contenuti risultano avere più di cinquant'anni e comprovano la loro utilizzazione nel recente passato. Ad oggi la collezione di oggetti militari pervenuti da diverse roccaforti e distretti d'Italia ed esteri possiede valenze culturali e didattiche sotto l'aspetto storico-documentario ed etnoantropologico.
Fra i cimeli di maggiore rilievo e curiosità, si trovano:
la "Pastura", introdotta dai Saraceni in Sicilia. Utilizzata dai carabinieri reali nel primi decenni del secolo scorso per il trasporto dei detenuti durante il periodo del brigantaggio, per raggiungere le carceri;
il copricapo fascista (FEZ), indossato dai G.I.L. (Gioventù italiana del littorio);
la cassetta per investigazioni scientifiche, utilizzata dai carabinieri fino agli anni '60.
Il museo ospita inoltre il gonfalone dell'ANC di Barrafranca.



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