Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Castello del Marchese
Il Castello del Marchese di Cassibile sorge nei pressi della S.P. Cassibile - Cugni - Stallaini sulla sommità del Cugno Croce (sotto di cui vi è allocata la Necropoli del Cassibile), in linea d'aria 3 km ca a sud-est di Cassibile (contrada Cugno di Mola). Lo si può raggiungere dal tratto Avola-Cassibile della strada statale 115: al km 395,250 (periferia di Cassibile) s'imbocca la strada per Canicattini Bagni; dopo m 200 s'incontra un trivio, si prende la diramazione di sinistra (a sud) che conduce alla 'villa del Marchese' e dopo km 1,500, si svolta nuovamente a sinistra su una carreggiabile che porta, dopo 2 km ca., sotto il castello; quindi si procede per km 2,00 ca su una mulattiera in ripida salita.
La Cronologiadelle principali fasi storico-costruttive del fortilizio risulta non precisabile in quanto viene ricordato solo alla metà del XIV secolo; l'area in cui fu costruito il castello, quasi al margine dello sperone roccioso, è stata interamente occupata nel sec. XVIII da una costruzione, di cui resta solo una parte del pianterreno e su cui nel secolo successive fu costruita una villa in stile neoclassico, per volere del Marchese Silvestro Loffredo sull'altura del Cugno Croce in modo da poter osservare tutto il suo feudo.
Queste due fabbriche hanno cancellato o inglobato quanto restava della fortificazione, cosi che niente di essa ci e pervenuto che possa essere riconoscibile, ad eccezione, forse, di una cisterna con collo circolare, la cui vera venne graziosamente inserita nella facciata della villa.
Dei blocchi di arenaria squadrati, giacenti nelle vicinanze, potrebbero essere materiali di risulta della distruzione del castello. Oggigiorno questo castello è diroccato ed abbandonato, anche se appartiene tuttora alla famiglia Loffredo. Il castello sorgeva in posizione dominante (m 287 s.l.m,), sopra uno dei tanti speroni rocciosi (in dialetto 'cugni') con cui gli Iblei si affacciano sul Mar lonio. Il sito, alla confluenza della cava di Sant'Anna, a settentrione, nella Cava Grande, percorsa dal fiume di Cassibile, si eleva anche sul terreno retrostante, cosi da costituire un vero e proprio picco dal quale e possibile ammirare anche la nota necropoli preistorica sicula di Cassibile (1000-850 a.C.). Il luogo, oltre ad essere pressochè inaccessibile per le scoscese pareti rocciose che lo delimitano da tre lati, offre anche la vista, quindi il controllo, della costa e della fascia subcostiera tra Avola e Cassibile.
La presenza del castello in questo posto appare giustificata non solo dalla sua posizione forte che consentiva di controllare sia la costa, come si è detto, sia l'accesso verso l'interno lungo la vallata del fiume Cassibile, ma anche dalla presenza di un abitato trogloditico, presumibilmente di eta normanna, nelle balze sottostanti alia forticazione.
Architettonicamente il Castello presenta una pianta quadrangolare e presenta un portale d'accesso di forma arcuata. Su ciascuno dei quattro lati vi è una fila di tre finestre sormontate da un timpano triangolare. L'interno di questa residenza presenta stanzoni ormai spogli. Bisogna dire che nei pressi di questo Castello vi sono le rovine di alcuni fabbricati storici tra cui citiamo i due "Trappeti" ("Trappeto Vecchio" e "Trappeto Nuovo") in cui venivano macinate le olive per estrarre l'olio d'oliva e l'uva per estrarre il vino.
Notizie storiche:
1093 - Cassibile è ricordata fra gli abitati principali della diocesi di Siracusa - Pirri 1733,1, p. 618. 1296 - feudo - Gregorio 1791-92, I, p. 465.
1356-1357 - la arx di Cassibile venne assediata e riconquistata da truppe fedeli alla corona - Michele da Piazza, pp. 295, 333-334.
XV (inizio) - Cassibile è ricordata come semplice feudo - Gregorio 1791-92,11, p. 495. Proprietà attuale: privata. Uso attuale: villa in abbandono. Impianto planimetrico: non rilevabile.