Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Insula IV - Tindari
Fra il 1949 e il 1956 gli scavi fatti nell'area urbana hanno permesso di riconoscere le linee fondamentali dell'impianto, costituito da grandi strade paralleli (decumani) intersecate ortogonalmente da minori strade in ripido pendio (cardines). Nell'area urbana è stata scavato, negli anni 1950-1955 da D. Restagno e M. Cavalier , un isolato completo (insula IV), delimitato dai tratti dei due decumani scavati e da due strade secondarie. L'insula si adagia su un ripido pendio e a causa della pendenza del terreno, è composta da diversi edifici che furono costruiti su terrazze a diversi livelli.
Sul decumano inferiore si aprivano sei tabernae, o ambienti per il commercio, tre delle quali erano dotate di retrobottega. Su queste poggiava un'ampia domus (casa B) con peristilio a dodici colonne in pietra con capitelli dorici. Il tablinio, o salone (lunghezza 8 m e larghezza 4,60 m). Al livello più alto una seconda domus, "casa C", dotata di un grande cortile-peristilio quadrato con giardinetto mediano e cisterna sul quale si apriva il tablinum, inquadrato da colonne con capitelli corinzi italici in terracotta e basi realizzate con mattoni di forma rotonda.
Le due case vennero costruite nel I secolo a.C., su precedenti fasi abitative e furono soggette a restauri e rimaneggiamenti: in particolare nella parte superiore si impiantarono delle piccole terme e gli originali pavimenti scutulati (scutulata con inserimento di piccole lastre di marmi colorati) o in signino con inserimento di tessere di mosaico bianche, o ancora con mosaici policromi, si sostituirono mosaici in bianco e nero con figure. La parte più alta dell'insula, infine, era occupata da un unico edificio termale con bella pavimentazione a mosaico , che si estendeva su due terrazze consecutive poste in lieve dislivello.