Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa della Immacolata e Convento dei francescani
Gradinata Duca degli Abruzzi
II complesso inserito nella gradinata Duca degli Abruzzi sorge in prossimità dell'antica fontana detta del "Cannolello" o più comunemente "abbeveratoio San Francesco". Esistente già nel XVII secolo era costituita da una vasca esagonale decorata da un setto murario concluso da un perché trovatasi in istato di totale deperimento poiché logoratesi e spostatesi quasi dell'intutto le pietre d'intaglio che costituiscono il recipiente dell'acqua ed essa interamente si disperde (Archivio Storico del Decurionato volume 2295).
Nel secolo scorso è andato perduto anche il setto murario con l'aquila; oggi della vecchia fontana rimane la vasca ottocentesca, soltanto una vecchia immagine ci ricorda l'abbeveratoio nella sua interezza.
Cronologia delle principali fasi costruttive
- 1508: fondazione della chiesa e del convento;
- 1825: soppressione delle due navate laterali della chiesa;
- 1852: decorazione a stucchi della volta della chiesa;
- 1867: istituzione di un asilo per orfani nei locali a pianterreno del convento, e di un convitto provinciale femminile al primo piano;
- Fine XIX secolo: ampliamento del convento e parziale ricostruzione a causa delle precarie condizioni statiche dell'edificio;
- Dal 1905 a oggi: sede di vari istituti scolastici, sino a sede dell'Ufficio Tecnico Comunale;
Storia
Una bolla di Papa Giulio II del 20 ottobre 1507 al Padre Andrea Scaligio da Girgenti, Ministro Provinciale e Commissario Generale dei Minori Conventuali concedeva allo stesso la facoltà di erigere un convento dell'Ordine in Caltanissetta desiderato dall'Università e dagli abitanti
della stessa, che avrebbero dato loro il concorso economico. II 5 maggio 1508 si ebbe la concessione del suolo su cui dovevano sorgere il convento e la chiesa. Negli anni 1622 e 1724 ospitò i comitati per l'elezione del provinciale dell'Ordine. Aperta al culto la chiesa resistette sino al 1825, anno in cui per i danni ricevuti in occasione del terremoto si dovettero demolire le due navate laterali, destinandole una a magazzino e l'altra ad oratorio per la Congregazione di S. Bonaventura. Intorno al 1832 furono ricostruiti il tetto, la volta ed il prospetto su disegno di Giuseppe Frattallone; nel 1852 furono realizzati gli stucchi della volta della chiesa ad opera di Bernardo Sesta di Serradifalco,coadiuvato da giovani valenti artisti nisseni, i fratelli Giangreco. Dopo il colera del 1867 il pianterreno del convento fu destinato ad asilo infantile per gli orfani dell'epidemia.
Descrizione La chiesa a tre navate possiede un prospetto piano con doppio ordine di paraste e un serie di fasce marcapiano leggermente aggettanti nella partitura centrale su quest'ultima si aprono il portale sormontato da un timpano curvo spezzato, l'edicola con la statua dell'Immacolata e l'occhio. Sulla destra del prospetto sorge il campanile. Il convento attiguo, oggi adibito a sede dell'Ufficio tecnico comunale, molto semplice nelle linee architettoniche, si affaccia su un cortile interno.