Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Cappella di San Biagio
Presso il Lavatoio Medievale, sul lato nord di via XXV Novembre, risulta dall'unione delle due piccole chiese dedicate a San Crispino (fondata nel 1580) e Crispiniano (del 1502, in seguito al trasferimento della dedica di una precedente chiesa extraurbana), entrambe di proprietà della famiglia Martino. Sulla sua origine temporale si hanno pochi elementi certi, a parte alcune notizie relative al fatto che tale costruzione originaria sia stata determinata dalla abolizione di un'altra chiesa situata a qualche chilometro di distanza nei primi anni del 1500. Secondo il Bianca, nel 1660 la chiesa avrebbe accolto delle reliquie del santo portate da Roma.
La Chiesa di S. Biagio, Vescovo e Martire ha una semplice facciata e presenta una cappella con tetto a capanna con un unico portale timpanato, sormontato da un'ampia finestra arcuata. Il campanile, poco più alto della facciata, presenta una finestra semicircolare alla sommità. Su uno dei fianchi sono presenti altre due finestre semicircolari. L'interno, a pianta quadrata e decorato da modanature in stucco, ha un ingresso delimitato da due colonne che sorreggono un arcata, mentre un ambiente sul fondo, di modeste dimensioni, ospita l'altare ed un affresco raffigurante la Vergine. La Chiesa ha innanzitutto un valore sacro e devozionale perchè preserva delle reliquie del Santo al quale è dedicata.