Dal punto di vista culturale la città ha molto da offrire. Il primo monumento cittadino che merita non solo la citazione appena fatta è il Castello dei Chiaramonte. Esso fu edificato verso la fine del XIII secolo, esattamente nel 1270, per volere di Federico II Chiaramonte.
L'antico fasto della costruzione oggi si ricorda grazie alle finestre ed alle bifore presenti nella struttura esterna, al cortile quadrato che permette l'accesso alla scala che conduce ad un vasto pianerottolo e soprattutto al bel portale ogivale che conduce alla cappella e che presenta un architrave ricreato da un rilievo con bighe romane.
Si contano a Favara molte Chiese di pregevole valore artistico.
Il principale edificio sacro cittadino è sicuramente la seicentesca Chiesa Madre intitolata alla Madonna Assunta. Essa subì varie fasi di ristrutturazione, l'ultima delle quali permise di inglobare l'adiacente Chiesa del Crocifisso. Al suo interno si può ammirare, tra l'altro, un cinquecentesco Crocifisso ligneo.
Tra le Chiese minori cittadine occorre citare la trecentesca Chiesetta intitolata alla Madonna dell'Itria - la Chiesa ha subito varie fasi di ristrutturazione e l'attuale dedica risale all'ultima di queste fasi risalente alla seconda metà del 1900 -, la Chiesa del Carmine, la settecentesca Chiesa del Collegio di Maria con l'annesso Collegio e la settecentesca Chiesa barocca intitolata al S. Rosario.
Nei locali della biblioteca comunale è annesso un museo di scienze naturali.
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