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Gli odierni beni storici e artistici, che il paese conserva sono frutto della magnanimità e dell’amore per l’arte della famiglia Alliata. Il paese presentava allora un centro storico con un forte nucleo cinquecentesco, arricchito in seguito da peculiarità barocche.
Le architetture più significative sono oggi i resti del castello dei principi Alliata (XVI sec.) e la Chiesa Madre (il cui primo nucleo risale al 1540), di forma basilicale a tre navate, distrutta dal terremoto del 1968 e riaperta al culto il 6 dicembre del 2008.
Altri monumenti da vistare sono la chiesa di San Giuseppe (XVII sec.), la chiesa di San Giovanni (XVI sec.), la chiesa del Carmine, il palazzo municipale (ex convento dei frati del Terzo Ordine dei Francescani) e la Torre dell’orologio che si trova al centro del corso principale attaccata alla chiesa Madre e all’ex palazzo dei principi Alliata. La torretta è fornita di un orologio a pendolo con tre campane di bronzo coniate dalla celebre fonderia Virgadamo di Burgio. Un luogo con una storia tutta particolare ubicato a metà di una collina appena fuori il paese e a cui gli abitanti sono molto legati è la Casina, oggi proprietà comunale ma in origine villa di campagna del barone Giuseppe Antonio Musso (1860-1922), benefattoro e filantropo, che ha lasciato in eredità le sue terre a 128 famiglie di Villafranca Sicula.
La cittadina possiede anche un ricco patrimonio di “murales” realizzato nel 1991 dal pittore villafranchese Giovanni Smeraldi e costituito da quattro grandi opere murali che rappresentano variamente le tradizioni del paese. Quattordici stazioni della Via Crucis poste sulle facciate di alcune case, sono state realizzate tra il 1992 e il 1993 da un gruppo di studenti dell’Istituto Statale d’Arte di Sciacca (AG), diretti dal prof. Giovanni Smeraldi, nella sua veste di docente di discipline pittoriche.