FEBBRAIO - MARZO
Carnevale
Il giorno principale in cui si festeggia è il martedì Grasso: si procede con la sfilata dei carri allegorici per tutto il paese. I carri iniziano a sfilare Domenica pomeriggio e al termine della sfilata le maschere si recano in piazza per continuare la serata animata da musica e spettacoli vari. La sfilata si conclude il martedì Grasso in cui ci si pone il voto di non mangiar la carne nel ricordo del vagare di 40 giorni del nostro Signore senza cibo.
San Giuseppe
Il 19 marzo è la festa del Patrono S. Giuseppe. La banda musicale apre i festeggiamenti a suon di marce, verso le 10 inizia la questua per il paese. Si preparano le "Tavolate" che il prete subito dopo aver celebrato la messa, verso l orario di pranzo, benedirà. "La Tavolata è il pranzo, che viene offerto da chi ha ricevuto una grazia o da chi ha fatto una "Promisione", e viene consumato dai "Vicchiariddi". Ospite principale è la Sacra famiglia e in primo piano un "bamminiaddu", che a fine pranzo farà una sorta di benedizione, o per meglio dire una preghiera rivolta alla tavola, ai presenti e alla famiglia devota. Anticamente tutti i cibi presenti sulla tavola erano sistemati secondo un posto ben preciso: il Pane a forma di San Giuseppe o della sua barba, al centro; ruolo principale avevano i Cardi, fave, carciofi, limoni e aranci. Piatto principale era la zuppa di pasta e legumi. Oggi le tradizioni via via sono cambiate, ed è facile trovare qualsiasi pietanza più elaborata.
MARZO - APRILE
Settimana Santa
La Domenica delle Palme apre la settimana che porta alla Pasqua. Davanti la chiesa "piccola" (Immacolata Concezione) il parroco benedice tutti i rami di ulivo, alloro e palme intrecciate, le compagnie dei fratelli iniziano a sfilare con dietro le persone disposte su due file, per la via Roma, via Interprovinciale, continuando per via Nicolò Palmeri fino ad arrivare in chiesa. Dietro la processione il parroco è accompagnato dai 12 Apostoli, sorteggiati dagli iscritti della confraternita del Signore. Durante la celebrazione della Messa delle 11:00 viene recitata la passione di Cristo. Nel pomeriggio una piccola processione di fedeli, insieme al parroco ed una Croce ad altezza d'uomo, girano per le vie del paese pregando e rievocando, ad ogni cantone, le stazioni nella via Crucis. Il Venerdì della Settimana Santa è il giorno più suggestivo di tutta la settimana. Sin dalle prime ore del mattino in chiesa inizia la Veglia Notturna: i fedeli pregano nel silenzio funebre, mentre altri compiono un viaggio in ginocchio , lungo tutta la navata centrale della Chiesa, partendo dal portone principale fino ad arrivare all'altare dove si trova la statua del Cristo defunto. Alle 9:00 ha termine il viaggio in ginocchio, quando a quell'ora un colpo di mortaretto segna che Gesù è stato condannato. La Domenica di Pasqua si passa invece tra chiesa e casa. Nel tardo pomeriggio ha inizio la processione del Cristo Risorto, la banda non suonerà più marce funebri ma deliziose marce brillanti e sinfoniche.
AGOSTO
Sagra del pomodoro
Durante la serata della terza domenica di Agosto si susseguono vari spettacoli, dalle sfilate dei cavalli a quelle di moda, dai balli in piazza agli spettacoli teatrali e folkloristici, dalle fasi finali del calcetto ai giochi della gioventù. La manifestazione principale è la Spaghettata con la salsa del famoso pomodoro siccagno, che attira persone da ogni parte della Sicilia. Nell'atrio della scuola elementare migliaia di persone si affollano per assaggiare la particolarità villalbese; di certo gli addetti ai lavori organizzativi, che di solito sono la Pro Loco e l'amministrazione comunale faranno di tutto per fare bella figura, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Normalmente accanto alla degustazione vi saranno gli espositori della Pro Loco che mostreranno tutte le qualità del pomodoro coltivato a Villalba con tutti gli altri prodotti tipici, dalle lenticchie e i funghi all'origano.
NOVEMBRE
San Martino
La festa viene festeggiata l' 11 Novembre, ispirata per tradizione alla svinitura e all'inizio del ciclo invernale. Questo è il periodo in cui i panifici sfornano i cosiddetti biscotti di San Martino, molto duri e secchi aromatizzati con semi di anice. Da alcuni anni la Pro Loco organizza la "muffulettata" che viene di consueto accompagnata da un po' di vino novello.
DICEMBRE
Santa Lucia
La sera della vigilia di Santa Lucia ci si riunisce insieme a parenti ed amici per consumare la cuccìa, tipico piatto della tradizione. Il 13 sera, invece, molto sentita e partecipata è la processione per le vie del paese.
In passato, per tutto il giorno di Santa Lucia l'unico piatto ad ogni pasto era la cuccìa, ma esclusivamente per questa giornata, vi era, infatti, il divieto assoluto di consumarla in altri giorni. Probabilmente nasce dalla riconoscenza alla Santa di tutto il popolo siciliano che dopo un periodo di carestia ha permesso alla nave carica di grano di attraccare, placando il mare. La tanta fame ha creato questo piatto, non avendo il tempo per macinare il grano e ricavare la farina così da impastare pane e pasta, il grano fu cotto e condito con quanto presente in casa e cioè sale, pepe e un po' d'olio.
Natale
Villalba si prepara già nove giorni prima alla festività del Natale, quando la "ninnaredda", la novena cantata in dialetto, con altri brani tipici natalizi, gira per il paese, che all'imbrunire della giornata, va a creare proprio un'atmosfera particolare. C'è pure una Villalba che inizia a lavorare ancora prima, e che da tempo ha già studiato e pianificato i valori aggiunti per rendere ancora più caratteristico e sorprendente la realizzazione del Presepe storico. La Pro Loco, con il coordinamento e l'impegno del suo presidente Michele Scarlata e dei suoi collaboratori, ha realizzato per 5 edizioni. Ora continuano a realizzarlo " gli amici del presepe". Solitamente il presepe si sviluppa lungo un programma di 5-6 giorni, che individua le fasi salienti del periodo natalizio. L'inaugurazione ha luogo qualche giorno prima di Natale con l'apertura delle "botteghe" artigiane, dal fabbro al panettiere, dal falegname al "cufinaro", dalla dispensa allo scalpellino; e l'ingresso a Betlemme di Giuseppe e Maria. Giorno 25 vi è la Natività, con la Madonna che tiene in braccio il bambino accanto a San Giuseppe fra un bue e un asinello, scena molto realistica e suggestiva. È possibile assaggiare i prodotti preparati sul momento nelle varie botteghe, del pane, le Guasteddri fritti, la ricotta ancora calda, legumi vari ecc.. L'ultimo giorno è l'Epifania, una suggestiva processione dei Re Magi con gli asini al posto dei cammelli, parte dalla chiesa e fa il suo ingresso nel presepe, seguiti dalla novena e dagli zampognari. La processione si conclude con la consegna dei doni al Bambin Gesù.
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