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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Badia Vecchia

Badia Vecchia

Piantina



L'architettura gotica di Badia Vecchia è molto simile a quella del Palazzo Duca di S. Stefano . E' deducibile, quindi, che le due costruzioni siano dello stesso periodo e, cioè, del tardo trecento. Acquistata dal Comune nel 1960 per 12 milioni di lire vandali, fu in un primo momento restaurata e poi riabbandonata a se stessa ed in balia dei tantissimi vandali.
E anche in questa costruzione, quindi, lo stile gotico ha influenze sia dell'arte araba che normanna. E' costituita da tre ambienti di uguale superficie. Un fregio marcapiano con intarsi di pietra lavica e pietra bianca di Siracusa decora e divide il primo dal secondo piano. Sul fregio poggiano tre magnifiche finestre bifore, che sono appostate l'una all'altra, quasi a formare un'unica finestra esafora. Gli archi acuti delle due finestre laterali sono decorati da un solo rosone traforato, mentre l'arco acuto della bifora centrale è ornato da tre rosoni traforati. La cima di Badia Vecchia è decorata con merli a coda di rondine, che corrono lungo tutte le facciate e che danno al palazzo l'aspetto di una torre fortificata.
Secondo l'architetto Armando Dillon, il nome Badia Vecchia derivava dal fatto che il palazzo fu la dimora della Madre Badessa Eufemia, reggente dal 1355del regno di Sicilia in nome del fratello minore Federico IV il Semplice. Sembra comunque che il palazzo fosse stato una Badia, e cioè un'Abbazia. Una teoria scaturita dal fatto che in fondo ad un pozzo per la raccolta dell'acqua piovana fu trovato un dipinto sacro e si pensò fu lì nascosto per salvarlo da una delle tante invasioni di cui fu vittima Taormina. E tutte le nicchie al suo interno furono credute nicchie per icone e non più semplicemente dei ripostigli.
Badia Vecchia, così come Palazzo Duca di S. Stefano, doveva essere una piazzaforte lungo le mura di difesa. Il primo proteggeva la parte nord della città, mentre il secondo la parte sud.
Solo in un secondo momento questi palazzi da fortezze militari vennero trasformate in residenze signorili.
Oggi, la Badia Vecchia è sede del Museo Archeologico di Taormina.
Sono esposti alcuni materiali provenienti dagli scavi recenti di Taormina, effettuati tra il 1984 e il 1998 dalla Soprintendenza di Messina.
Nelle tre sale sono esposti reperti di periodo ellenistico, cioé risalenti al IV secolo a.C., come ceramiche e rari contenitori in vetro di età romana.
Non mancano frammenti di vasi in protomaiolica del tredicesimo secolo e maioliche rinascimentali.



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