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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Brucoli

Brucoli




A 5 Km da Augusta, sorge l'abitato di Brucoli con un canale che lo affianca per gran parte della sua lunghezza. Sulle pareti, lungo il corso del canale, sono visibili numerose grotte, tipiche abitazioni dell'età neolitica. A ovest del canale si apre una vasta area, "La Gisira", un grande tavoliere calcareo digradante verso il mare, dove all'estremo nord si trovano le tracce di un villaggio neolitico. Sul pianoro, inoltre, in un'oasi di verde, sorge la chiesa e il "convento della Madonna Adonai", costruito accanto ad una grotta naturale sulla cui parete di fondo si può ammirare una figura di "Madonna con Gesù Bambino" che pare sia stata dipinta da un eremita cristiano rifugiatosi per sfuggire alle persecuzioni dei Romani.
Il torrente Porcària, l'antico Pantakyas, prima di giungere alla contrada Arcile, in un'ansa dalle pareti alte presenta cavità di tombe dell'età del bronzo, lungo tutto il costone chiamato Vallone Maccaudo.
Le origini di Brucoli pare siano legate ad un'antica colonia greca di nome Trotilon. La sua importanza storica deriva anche alla presenza della foce del torrente Porcària che nei secoli passati pare fosse navigabile per una lunga tratta nell'entroterra, e veniva usato per il trasporto delle merci dalla costa verso l'interno.
Brucoli con il suo porto-canale fu aggregata nel 1400 alla Camera delle regine Aragonesi. Il governatore Giovanni Cabastida, per ordine della Regina Giovanna, nel 1467 fece costruire il castello a guardia dell'emporio e dei magazzini dove si caricavano le merci da esportare. Il Caricatore di Brucoli (così venivano chiamati i porti da cui partivano e a cui giungevano le merci) in età aragonese era molto importante per la sua attività e fu accorpato al regio demanio.
Per quantità di merci esportate, Brucoli, spesso superava anche il porto di Augusta ottenendo così spesso privileggi in servizi e premi in denaro. Le esportazioni riguardavano carichi di frumento, formaggio, tonno, zucchero e altri prodotti cerealicoli.
Oggi il porto-canale è navigabile per un centinaio di metri dalla foce da imbarcazioni di piccola stazza dato che il fondale, nel corso degli anni, è andato alzandosi sempre più. Con opportuni interventi potrebbe essere ripulito e dragato per renderlo più agevole alle imbarcazioni da diporto o da pesca.



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