Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Santuario della Madonna della Milicia
Il Santuario, dedicato alla Madonna della Milicia, è situato all'ingresso dell'abitato, sul Belvedere, con l'ingresso debitamente orientato. Di datazione incerta, sarebbe una evoluzione della prima cappella che ospitò il quadro della Madonna, perla del Santuario, al suo arrivo ad Altavilla.
La costruzione, a croce latina, del Santuario è in stile ottocentesco.
In seguito a interventi e rifacimenti, nel 1623,1826 e 1908, il Santuario ha raggiunto l'attuale struttura e grandezza. Vi si accede tramite un portale di bronzo, realizzato dallo scultore Vincenzo Gennaro e inaugurato nel corso dell'Anno Santo 2000.
All'esterno, l'opera, con una figurazione a spirale, riproduce il Mistero dell'Incarnazione di Cristo.
In alto a sinistra spicca la cometa che transita su Betlemme. La metà superiore dell'anta destra è dominata dall'angelo annunziante che porge un giglio a Maria. Al centro dell'anta sinistra la Prescelta si inchina in segno d'accettazione.
A destra si legge la figurazione del gruppo della Natività. In alto emerge l'Herodion, il palazzo-fortezza circolare con quattro torri diametralmente opposte, simbolo del potere di Erode su uomini e cose, da cui fu ordinata la strage degli innocenti.
Da questo punto, l'elica della spirale compositiva volge in basso, per interrompersi sulla rappresentazione delle piramidi Giza, duplice simbolo dell'Esodo e della Fuga in Egitto. Al centro della facciata si trova un bassorilievo bronzeo raffigurante la Madonna col Bambino e San Francesco d'Assisi, opera dello Sgarlata.
Le facce interne del portale si ispirano, invece, al Calvario, alla Deposizione dalla Croce ed alla Sepoltura di Cristo.
All'interno del santuario segnaliamo alcune statue di notevole pregio, specie quella lignea di S. Francesco di Paola opera del Bagnasco, che è anche l'autore delle quattro tele: Battesimo di Gesù, Resurrezione di Lazzaro, Sacrificio di Isacco e Ultima Cena. Seguono le statue dell'Immacolata e di San Giuseppe, di buona fattura.
Sotto la crociera si incurva la "Cupola di Luce" affrescata nel 1996 dall'artista siciliano Totò Bonanno, raffigurante la Pentecoste e, più sotto, quattro tele del Bagnasco che raffigurano i quatto Evangelisti.
Interessante il Crocifisso, restaurato dal De Simone, che colpisce per la minuzia dei particolari, ma che, purtroppo, ha perso lo stile originario. Si tratta, infatti, di un crocifisso in stile bizantino, portato nel Santuario attuale, dalla Chiesa di S. Maria di Campogrosso.
Anche se da circa 300 anni il luogo di culto Mariano della Sicilia Occidentale è il Santuario di Altavilla Milicia, l'atto ufficiale di elevazione è stato emanato con apposito Decreto dal Card. Salvatore De Giorgi Arcivescovo di Palermo in data 31 maggio 2004.
A sinistra trovano sede le statue dell'Addolorata, del Cristo morto, in legno di Ortisei, il Cuore di Gesù, l'Assunta, entrambi della Ditta Zanetti di Roma, e Santa Rosalia. A sinistra, una statua di Santa Lucia. Nella volta della navata centrale, una riproduzione dell'Assunzione della Madonna del Tiziano ed una Natività. Nelle volte laterali spiccano la Presentazione di Gesù al Tempio e l'Annunciazione, opere di Galioto di Bagheria.
Nella volta dell'abside si nota un affresco della traslazione della Casa di Nazareth a Loreto e, sullo sfondo la SS. Trinità.
Accanto all'altare si trova un originale e delicato candelabro in bronzo dorato, formato da finissime figure ieratiche, opera anch'esso di Vincenzo Gennaro.
Il Santuario possiede, inoltre, una statuetta del Cristo risorto, sempre del Bagnasco, che viene esposta nel periodo pasquale. Di pregevole fattura è l'impianto marmoreo raffigurante due braccia accoglienti il tabernacolo, progettato dal salesiano don Vincenzo Gorgone. Sul lato sinistro dell'abside sorge il fonte battesimale, di marmo massiccio intarsiato, opera del prof. Di Caro. Al centro dell'abside, in alto, visitabile tramite un doppio scalone, fra due angeli oranti in marmo bianco, si trova il quadro della Madonna della Milicia, probabilmente di scuola giottesca e orgoglio del Santuario e meta di pellegrinaggi.
Si tratta di un dipinto su legno, del XIV secolo,che è tornato agli antichi splendori dopo il restauro portato a termine il 30-4-1990.