Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa dello Spirito Santo - Enna
A pochi metri dalla fine della via Mercato, nella zona alta di Fundrisi (antico e caratteristico quartiene della città) nelle vicinanze della Chiesa di San Bartolomeo, la chiesa dello Spirito Santo è parte di un antico complesso bizantino, dapprima restaurato nel 1320 ad opera dei frati Minori Conventuali dell'Ordine di San Francesco che vi risiedettero fino al 1393,quando si videro affidati i locali dei palazzi confiscati ai signori Andrea Chiaramonte e Scaloro degli Uberti, poi diventati chiesa e convento di San Francesco d'Assisi.
Fondata dagli esuli del feudo di Fundrò, la chiesa è stata da sempre annessa alla parrocchia di San Bartolomeo Apostolo, dove era stata trasferita la venerazione dello Spirito Santo e di Maria Santissima, nonostante agli inizi del Novecento fosse ancora in mani private. Distrutta da un incendio e per molto tempo abbandonata, solo negli ultimi tempi, grazie all'intervento del Comune di Enna e della Venerabile Confraternita dello Spirito Santo - della quale è attualmente sede - è stata riaperta al culto nel 2009.
Su uno spuntone di una roccia, vicino alla chiesa si trova un campanile a vela, mentre nella parte posteriore era posta anticamente una torre di avvistamento, data la posizione strategica per la difesa della città, sovrastante la vicina Porta di Janniscuru. La roccia presenta, nel lato sud, degli scalinid'accesso alla parte superiore del campanile. Il campanile è stato costruito con blocchi di pietra un tempo perfettamente squadratie nella partesuperiore, vi osno sul lato est due teste scolpite che richiamano stilisticamente quelle poste sul campanile del Duomo di Enna riferibili al XVII sec. Tale struttura fu parzialmente adattata dai frati minori per le esigenze del convento, costituendo probabilmente anche un refettorio, mentre le celle-dormitori vennero approntate e scavate nelle grotte accanto alla chiesa. Con ogni probabilità, ciò che resta della primigenia struttura, più volterimaneggiata e modificata lungo i secoli, è solamente una parte del convento, dato che la restante parte è crollata in seguito al franare a valle dello sperone sul quale sorgeva. L'aula principale si apre a nord-est tramite una porticina alla base della facciata principale; due corridoi stretti e bui conducono verso sud-ovest dove si erge un torrione, anch'esso all'apparenza enza età, ma di sicuro impianto trecentesco; racchiusa dai due corridoi, al centro della struttura si trova un'altra aula illuminata esclusivamente dalla luce già povera dei camminamenti laterali.
Entrando, a sinistra vi si trova la cappella dello Spirito Santo,ospitante l'effigie della Trinità portata in processione in diverse occasioni dalla confraternita. La cappella di destra accoglie una statua di Maria Addolorata mentre nella cappella del corridoio laterale destro è stata posta nel 2012 una statua raffigurante l'Ecce Homo. L'interno presenta una conformazione simile a quella della Santa Casa di Loreto, con una finestrella che volge lo sguardo verso l'altare maggiore, dove è collocata la Vergine Nera di Loreto. Tutte le pareti sono affrescate di figure di santi, di un crocifisso e di ben cinque diverse immagini della Madonna col bambino, giovane e incoronata.
Vi si festeggiano il Triduo e la Solennità della Pentecoste e quella di Maria SS. Assunta il 15 Agosto.