Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa della Candelora - Castroreale
Percorrendo l'antica via Artemisia, oggi Corso Umberto I, si giunge alla chiesa della Candelora.
L'edificio risale probabilmente alla prima metà del sec. XIV come cappella del Castello di Federico II d'Aragona.
L'assetto è quello conferitale alla fine del quattrocento o all'inizio del cinquecento; un'unica navata con quattro altari e l'abside sormontato da una cupola emisferica terminante con lanternino cieco. Questo tempio fino alla fine del 1800 era ricco di pregevoli opere lignee, di quadri e pale d'altare dipinti su tavola e su tela, statue in stucco e carta pesta. Inoltre aveva un bellissimo pavimento maiolicato del sei/settecento. I danni provocati dal terremoto del 1908 furono notevoli e la chiesa fu solo parzialmente sistemata. Il restauro è avvenuto nel 2003 e la chiesa è stata riaperta al culto l'8 giugno dello stesso anno.
Il fiore all'occhiello del tempio è sicuramente la grandiosa Tribuna di legno riccamente intagliata e indorata d'oro zecchino, architettata a forma di tempio, della prima metà del XVII secolo, attribuita a Giovanni Siracusano. Nell'edicola centrale tra sei angeli musici vi è la madonna in atto di presentare il Bambino Gesù al Tempio . Nella Tribuna vi sono due coppie di colonne dove si trovano sei tavolette raffiguranti la storia e la devozione a Maria e il culto delle candele benedette. Sui quattro altari si trovano la statua di San Tommaso del 1606; la statua di Santa Maria di Loreto di Francesco Antonio Molinaro del sec. XVII; la statua di San Liberale Vescovo del 1607; la statua di San Guiovanni Battista di Andrea Calamech del 1568. All'interno si trovano dipinti raffiguranti la Madonna dell'Idria del XVII secolo; la Strage degli Innocenti di Frate Simpliciano da Palermo del XVI secolo, La Natività della Vergine Maria di Giuseppe Bonfiglio del 1611 e la Madonna delle Grazie tra S.Antonio e S.Diego dei primi del secolo XIX.
Nel 1731, dopo la cacciata degli ebrei, è riportata la presenza di un "ospidale" attaccato alla chiesa sacramentale della Candelora:
"Il mobile, stabile, bolle et altro che possiede detta chiesa e suo venerando ospidale si vede al fol (pag. 48). Il padre di detto ospidale è il signor
Arciprete, quale fa sodisfare le messe dal sac. D. Filippo Fontana. Nell'ospidale sta di casa un ospedaliero sacerdote per quello occorre col salario di onze sei
l'anno, medico e medicamenti franchi. Il procuratore che amministra le rendite della chiesa amministra anche le rendite dell'ospidale, quali tutti fanno un corpo,
et ha il salario d'onze sei l'anno". Nel 1855 restavano ormai i ruderi della piccola struttura ospedaliera.