Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di S. Maria del Carmine - Noto
La Chiesa della Madonna del Carmine sorge su una piazzetta in fondo alla via Ducezio, costruita con l'anneso convento alla metà del sec. XVIII (1730). Fu costruita nel 1743 dal maestro Corradino Randazzo su progetto di Rosario Gagliardi che disegnò anche il Convento. La chiesa, nel suo insieme morbido e riposato, precorre i canoni estetici che verranno; presenta una facciata concava a tre ordini di lesene sovrapposte con un portale su cui domina l'emblema carmelitano sorretto da due putti alati di squisita fattura; nel secondo ordine si evidenziano l'ampio finestrone e le due volute decorate in pieno stile barocco, mentre nel terzo ordine è collocata la cella campanaria a tre aperture.
L'interno, a croce greca, e il fronte concavo sono ricchi di fregi, putti e fastosi capitelli; sono presenti sei altari laterali di cui quattro con pale d'altare dedicate a santi martiri, due nelle cappelle del braccio trasversale oltre all'altare maggiore con una macchina d'altare lignea su cui è collocato un prezioso ciborio: la scultura in legno dorato e dipinto della Madonna del Carmelo attribuita allo scultore netino Antonino del Monachello (sec. XVI) proveniente da Noto Antica, così come le due acquasantiere in pietra asfaltica poste all'ingresso della chiesa. Sulla volta un grande dipinto raffigurante il trionfo della Vergine del Carmelo sulle eresie ariana e nestoriana, attribuito alla scuola del pittore catanese Olivio Sozzi (sec. XVIII ). Di buona fattura le pale del promo e terzo altare di sinistra, i "Santi Martiri" e il "Martirio di S. Lucia" (fine sec. XVIII). Pregevoli le acquesantiere in pietra asfaltica, provenienti da Noto Antica (sec. XVI-XVII).