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:: Casteltermini » Monumenti e Luoghi di interesse

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Chi visita Casteltermini viene subito colpito dalla bellezza della grande Piazza Duomo dove si trova la maestosa Chiesa Madre, costruita nella prima metà del '600 che custodisce pregevoli opere come: le incantevoli statue dello scultore Michele Caltagirone detto "il Quarantino", due tele della scuola del Velasqueze due dipinti di padre Fedele Tirrito di San Biagio, veri gioielli del '700 siciliano.
Alla fine di Corso Umberto si trova la Chiesa di San Giuseppe posta su un basamento roccioso, vi si accede attraverso una grande scalinata.
La sua facciata semicircolare è una splendida testimonianza del Barocco Siciliano. Il suo prospetto è da anni riprodotto in quasi tutte le scenografie delle trasmissioni televisive RAI del regista Michele Guardì nostro illustre concittadino.

A circa tre chilometri dal centro abitato si trova l'eremo di Santa Croce unica chiesa a non avere una precisa data di nascita, vi si custodisce una grande croce lignea che recenti esami al C14, eseguiti dall'Istituto Internazionale di Ricerche Geotermiche di Pisa, ne fanno risalire la costruzione all'anno 12 D.C. conferendole il titolo di Croce Paleocristiana e di croce lignea più antica del mondo.
Da secoli, per festeggiare il ritrovamento di questa Croce, si organizza ogni anno a Casteltermini (la IV domenica di maggio) la "Sagra del Tataratà" o "Festa di Santa Croce". La festa è caratterizzata da lunghe processioni a cavallo effettuate dai quattro principali Ceti e dalla partecipazione del gruppo folkloristico del Tataratà: storicizzazione sotto forma di moresca, di un primitivo rito propiziatorio di primavera eseguito dalle antiche tribù di arabi abitanti nei territori circostanti e giunto sino a noi con la sua caratteristica danza armata eseguita al ritmo scandito da un grosso tamburo.

Alla periferia est del paese si trova la splendida "Villa Maria" che fu dimora dei Conti Lo Bue di Lemos. Costruita alla fine del XIX secolo come dimora di caccia. Fu poi ripresa dagli architetti Ernesto Basile e Gino Coppodè. Nei due ettari di parco che circonda la costruzione in stile liberty, i proprietari fecero trapiantare rarissime piante provenienti dal continente europeo e da quello africano. La preziosa rarità delle piante è confermato dall'interesse e dagli studi effettuati dai docenti di Botanica Sistematica presso l'Università di Palermo. Il Mausoleo, all'interno della villa, alto 33 metri, conserva le spoglie mortali della contessa Maria Lo Bue di Lemos, a cui la Villa è dedicata.